Archivi per febbraio 2013

Shadow box

28 febbraio 2013 · Anna · 46 commenti

In camera abbiamo un quadretto che trovo dolcissimo e poetico. Raffigura una coppia abbracciata vista di schiena. Sono un uomo e una donna, piuttosto in carne e sicuramente non giovani. Il loro abbraccio è totalmente avvolgente, tanto che la coppia diventa un tutt’uno. I due camminano in una viuzza stretta verso il tramonto. Io lo guardo e penso che stare insieme e volersi bene tutta la vita, anche se non si è più giovani, anche se non si è più belli, sostenendosi l’un l’altro, sia l’AMORE.

Questo quadro mi ha ispirato, molto umilmente, la mia nuova shadow-box:

La matrioska con la valigia

25 febbraio 2013 · Anna · 13 commenti

Guardatela lì, con la sua valigia colorata: la piccola matrioska sta partendo, chi sarà la prossima ad ospitarla?

Il Tulibimbo più piccolo ha estratto………… Katia!!! Quindi quella fortunella con la valigia se ne va nella bellissima Firenze. Andiamo con lei?

Chiedilo al Tulimarito… la pastasciutta

22 febbraio 2013 · Anna · 31 commenti

So di non essere sola nell’avere in sorte un runner per marito. Essendo sportiva come un olivo solitario che guarda il tramonto sul mare, non mi sogno assolutamente di accompagnarlo. Però…. sappiate che anch’io faccio la mia parte. Perchè per riuscire a portare a termine con soddisfazione una corsa lunga, il Tulimarito va dopato di pastasciutta. Allora mi trasformo in mia suocera, stoica madre di quattro figli, abituata per anni a cucinare per un reggimento e a riempirti il piatto come se fossi a digiuno da settimane e a domandarti, mentre stai ancora faticosamente ingollando l’ultimo boccone “Hai mangiato abbastanza?” E giù nel piatto mestolate di pappa buona senza aspettare la risposta.

Eccomi, è sera, ho le braccia da massaia, il grembiule infarinato, sul fornello bollono un pentolone pieno di pasta integrale e un pentolino con il sugo. La dolce mogliettina ha la missione di non far svenire il marito dopo ennemila chilometri di corsa. Il Tulimarito si aggira annusando l’aria e massaggiandosi la pancia, affamato. Sul tavolo ci sono tre piatti (per la mamma e per i bimbi) e poi c’è lei, la superciotola, nostra signora delle terrine, capienza quattro litri.

Per la cronaca, sappiate che la superciotola è sempre stata riconsegnata vuota e splendente. E sappiate che il 3 marzo il Tulimarito ha una maratona. Cosa gli preparerò? Tagliolini coi folpetti o i pizzoccheri della Valtellina?

Immersa nel dilemma, vi lascio con la foto dell’altro sportivo della famiglia, campione ultragalattico di divaning.

Ragazza alla pari (the fellowship of the travelling vintage items)

18 febbraio 2013 · Anna · 17 commenti

C’era una volta una donnina dagli occhi dolci che viaggiava per il mondo, da blog a blog, da casa a casa.

E’ partita dalla rivista OhMarie
per andare da Ilaria, in Olanda
e poi è arrivata in Italia, da Gaia
e adesso, con la sua valigia piena di sogni ed un funghetto, è qui da me.

Il suo non è stato un viaggio facile, ha attraversato boschi secolari

e gelide nevi invernali

così quando è arrivata a casa mia aveva solo voglia di un buon caffè caldo e di tante coccole.

E’ rimasta qui tre settimane ed è una burlona che si diverte a giocare a nascondino col vermillo del lampadario.

Ora è pronta per affrontare un nuovo viaggio, andare in un’altra casa, conoscere un’altra blogger. Se volete essere voi le prossime ad ospitarla, lasciate un messaggio qui sotto e lunedì prossimo i Tulibimbi sorteggeranno la fortunata!

Tulimero

11 febbraio 2013 · Anna · 21 commenti

Capita di fare un pupazzo e di domandarsi, guardandolo, se sia più un gallinaceo o un calimeraceo. Capita che le amiche ti rispondano in coro: calimeraceo! Capita che il neoeletto calimeraceo sia privo di nome proprio. E capita che passi di lì una Teresa illuminata che con passo sicuro e mente sveglia esclama: “Tulimero!” Detto, fatto, perfetto.

Brindisi alla Teresa e a Tulimero!

Chiedilo al Tulimarito… l’idraulico

8 febbraio 2013 · Anna · 32 commenti

Tic… tic…tic…

Lo sentite questo rumore ritmico e incessante? E’ una goccia che continua a scendere nel wc, giorno e notte, notte e giorno.

Quella goccia è la nemica numero uno del Tulimarito e da oltre un mese lui le ha dichiarato una guerra senza esclusione di colpi: perchè il Tulimarito non si affida all’idraulico, noooo, prima, ci prova lui.

Morale della favola: siamo rimasti intere settimane con un buco nel muro e la goccia che, beffarda, continuava a scendere.

Lo spirito ecologista della Tulimami avrebbe volentieri dribblato il Tulimarito e chiamato l’idraulico, ma, amando l’orgoglioso consorte, non avrebbe mai potuto ferirlo con un simile affronto.

Allora ha usato una strategia in cui il sesso femminile primeggia in tutte le latitudini: lo scassamento di maroni.

“Amore? Sistemi il water?” “Amore? E la goccia?” e così via, giorno dopo giorno dopo giorno, emulando la perseveranza della goccia.

Alla fine, esasperato più dalla moglie che dalla goccia, il Tulimarito è andato in un negozio di ricambi per bagno, ha comprato un coso lungo con un galleggiante in fondo e si è ferito la mano in più punti durante l’eroica missione di sostituzione del vecchio pezzo con quello nuovo.

Incredibilmente, ha vinto lui! La goccia ha esalato l’ultimo respiro e ora giace, anonima, sotto qualche monumento alla Goccia Caduta.

Oggi nel muro non c’è più il buco e gli altri abitanti della Tulicasa possono tirare l’acqua senza rischiare l’alluvione.

Vi risparmio la foto del wc rinato e vi mostro invece i miei nuovi pupazzi formato mignon.

Come nasce un’idea presenta “Le mostrille”

6 febbraio 2013 · Anna · 18 commenti

Oggi la rubrica “Come nasce un’idea” ospita Simona, che è una blogger (il Pampano), un’amica, un architetto e una collega perché anche lei cuce. Io cucio mostri Abominevoli, lei cuce le Mostrille. Non c’è scampo, il loro è amore. Ma come sono nate le Mostrille, Simona?

“Mi verrebbe da dire per una serie di coincidenze, ma non credendo nelle coincidenze, direi piuttosto una serie di energie creative che si sono incontrate e che hanno fatto crescere un seme che aspettava, un po’ nascosto, il momento giusto per germogliare .

Ho sempre avuto la passione del cucito, ma con il tempo l’ho accantonata per dedicarmi ad altre forme creative. Con la nascita di Ginevra però, ho sentito l’esigenza di creare qualcosa per lei, ma con una testa incasinata come la mia e, all’epoca ancora in preda agli ormoni, non riuscivo a focalizzare e mettere ordine alle idee.

Nei momenti di relax pensavo, immaginavo e sognavo un mondo di cose creative per lei: personaggi, animaletti, mostriciattoli…. così ha preso vita nella mia testa il progetto (ancora a livelli embrionali), Te.Cu. design. che all’epoca di chiaro aveva solo il nome nato dalle prime sillabe pronunciate da Ginevra. Da qui alla realizzazione del primo prototipo della Mostrilla è passato un bel po’ di tempo, avevo il timore che il risultato non fosse all’altezza. Ho preso alla larga il progetto e per primi sono nati i mostriciattoli realizzati su un puzzle di legno.

Poi la svolta, Barbara del blog “Mamma fatta così” ha coinvolto altre blogger e non, a realizzare un mostro morbido per lo “Strano concorso”. Ho iniziato a cucire a ruota libera, presa da una grande energia positiva ed è nata la prima Mostrilla, un morbido mostro/pupazzo/cuscino.

Da lì alla realizzazione di altre Mostrille è passato poco tempo, ho creato un cartamodello e non ho più smesso di cucire. Ora sulla mia scrivania si alternano il computer e la macchina da cucire e il poco spazio rimasto negli armadi è invaso da stoffe colorate, nastri…. e Mostrille” .

Ora ditemi se non sono simpaticissime e se gli Abominevoli avrebbero mai potuto resistere al loro fascino!

Non sono coccolissime? Le troverete presto in vendita nello shop di Simona su Ulaola.

SE VI PIACEREBBE ESSERE OSPITI DELLA MIA RUBRICA CON UNA VOSTRA IDEA, SCRIVETEMI!

Non è facile…

4 febbraio 2013 · Anna · 25 commenti

… fare foto dignitose. Ci sono giorni in cui proprio mi tocca ed è come quando alle superiori avevo compito in classe di fisica e avrei preferito prendermi qualche virus bubbonico invece di.

E aggiungi luce e togli luce e chinati e alzati e girati e sdraiati e arrampicati e poi si scarica la macchinetta e no qui non va bene cambiamo stanza e questo muro è troppo grigio e questa tenda fa troppa ombra e qui e là. Poi arriva un bimbo che ha un musetto spontaneo e con lui basta uno scatto per trovare finalmente un senso a tutto quell’inutile brigare.

Altre foto del modello nello shop 🙂