(Questo è il secondo appuntamento con #etsyresolution ed i miei consigli per chi vuole avviare un’attività handmade online, il primo è QUI)
La settimana scorsa parlavamo di tutti i complessi che possono palesarsi quando non ci si sente abbastanza all’altezza e competitive nell’avviare una professione creativa (o almeno un hobby fatto bene), soprattutto se abbiamo l’insensata idea di paragonarci con dei colossi.
Ma prima ancora di quei complessi, ci sono quelli che io chiamo “le pippe esistenzialiste”, quelle che riguardano proprio il CHI SONO. Per esempio?
So fare tante cose bene, ma nessuna in cui riesca a distinguermi. Come farò ad emergere da codesta selva selvaggia?
Ormai tutti hanno già inventato tutto, cosa potrei mai fare, di nuovo, io?
Ooooh guarda com’è brava ed originale lei, non sarò mai come lei, buahahahaha!
Sono bravissima a copiare, ma incapace di inventare, buahahaha!
Poi, senti questa e dimmi se non ti è mai capitata almeno una volta:
Ecco, per una volta che credevo di aver avuto un’idea davvero originale, vado su Pinterest e scopro che qualcosa di simile esiste già! Buahahah, sempre sia maledetto il mio tempismo!
Oppure, senti quest’altra. Stai già lavoricchiando da un po’ e arriva una che ti copia. Ti escono i fumi dalle orecchie, ti inalberi come Moby Dick e poi scopri che c’era già almeno un’altra persona che faceva la stessa cosa simile ben prima di te. E così scopri che non sei così originale nemmeno tu. Buahahahaha! (ovviamente non sto parlando plagio, che è un delitto contro il diritto d’autore e una bastardata)
Allora io ti dico questo: IL TUO TORMENTO NEL CERCARE UNA TUA IDENTITA’, IL TUO SCONTRARTI CON IL COPIARE E L’ESSERE COPIATA, E’ LEGITTIMO E SANO E SE LO AFFRONTERAI IN MANIERA PROFONDA E COSTRUTTIVA TI AIUTERA’ A DEFINIRE CHI SEI E DOVE VUOI ANDARE. E SARAI TU, NELLA TUA UNICITA’.
Lo sai che a me è successo, sia di pensare che mi abbiano copiata, sia che pensassero che io avessi copiato?
- Quando muovevo i primi timidi passi nel web, pubblicai la fotografia di una bambola che avevo fatto per una cliente, ispirata ad un personaggio televisivo/letterario. Ingenuamente pensavo fosse una cosa bella e buona, ma fui accusata di aver copiato le bambole di un’altra che faceva da tempo quello stesso personaggio. Mi sentii accusata ingiustamente, non avevo copiato le sue bambole, avevo riprodotto quel personaggio, perciò era ovvio che avesse gli stessi colori e le stesse caratteristiche! Non sapevo proprio come comportarmi e così non feci proprio nulla. Però imparai. Imparai tantissimo, superata la rabbia. Imparai che non volevo essere identificata con un personaggio inventato da altri. Imparai che volevo avere una mia voce. Che è certamente facile trovare consensi se riproduci cose o persone già famose e amate, ma che, per come sono fatta io, è molto più appagante fare di testa mia, sbagliare, cadere e rialzarmi, ma essere sempre e solo me stessa, con personaggi miei, con storie mie.
- Un paio d’anni fa, una mattina mi sono arrivate delle segnalazioni, il succo era: “Hey, attenta, quella ti ha copiato pari pari una collana! Non solo la forma, ma anche i colori!” Io lì per lì mi sono agitata, mi son sentita defraudata. Ma ho anche pensato che quella forma non fosse originale (e ho poi scoperto che, mentre io taglio a mano ogni pezzo, di quella specifica forma lì, il chevron che uso per fare il gatto, sono in vendita i pezzi grezzi già tagliati, quindi originalità zero meno meno). Nemmeno in questo caso ho fatto polemiche, non aveva senso. Ho lavorato. Lavorato, lavorato, lavorato. E creato una collezione, anzichè limitarmi ad una sola collana. Ho disegnato la volpe, la gru, il colibrì, la barchetta. Ho dato un senso, una storia, un’organicità a questa linea di prodotti, ispirandomi al mondo degli origami e del design. Ho fatto uno studio approfondito sui colori e le sensazioni che volevo trasmettessero. Ho fatta una cosa mia.
Queste due esperienze negative mi hanno insegnato una grandissima lezione e sono grata per averle vissute e per aver provato sulla mia pelle entrambe le facce di una stessa medaglia. Il succo è:
TROVA LA TUA VOCE
e, per citare un grandissimo, Henri Matisse
“Non c’è niente di più difficile, per un pittore veramente creativo, del dipingere una rosa, perchè prima di tutto deve dimenticare tutte le altre rose che sono state dipinte”Quando decidi che l’handmade è la tua strada, lavora tantissimo sul tuo prodotto. Lavora affinchè sia unico e fatto il meglio possibile. Lavora perchè parli DI TE e parli CON CHI ti incontra. Tu sei unica, non c’è nessuna uguale a te. Fa’ lo stesso con il tuo brand. Non importa se non piacerà a tutti. Non importa se non è furbo. Non importa se non è facile. Importa che sia tu a costruirlo, giorno dopo giorno. Va bene seguire le tendenze, se il tuo pubblico segue la moda, ma fa’ che sia la moda ad adattarsi al tuo brand e non il contrario. Le tendenze sono uno strumento, non un fine. Più sei te stessa, più sei unica e più la tua comunicazione è vera. Anche se ti trovi dietro uno schermo, credimi, si sente se ci metti la faccia o se c’è un filtro tra la vera te e quello che mostri di essere. E i tuoi prodotti non sono che uno specchio.
COME FARE? Non ho la pretesa di essere esaustiva nè di avere la verità assoluta in tasca, posso solo dirti quello che ho imparato con l’esperienza e con lo studio e spero possa aiutarti un pochino.
- rasserenati un attimo. All’inizio, per imparare, copiare va bene. La copia dal vero, la copia da immagine, la copia a memoria… sono esercizi che si fanno abitualmente nei corsi di disegno e pittura: per imparare, per conoscere la tecnica, per analizzare, per allenare l’occhio e la mano. Non c’è niente come copiare i quadri di un grande artista per capirlo profondamente. Poi ovviamente i suoi sono capolavori e le tue copie delle croste, ma non è questo il succo. Il succo è imparare a VEDERE, non solo guardare.
- poi dimentica tutto (quello che hai imparato, i social, Pinterest, Etsy, gli altri…) e trova te. Bello Pinterest, bellissimo. Se da un lato stimola la creatività, però, dall’altro la omologa. Se ti viene un’idea, non guardare come farla su Pinterest o su youtube. Certo accorcerebbe i tempi, ma tu devi essere TU, non GLI ALTRI che han già fatto prima di te;
- di nuovo: chiudi tutto (quello che hai imparato, i social, Pinterest, Etsy, gli altri…) e disegna i tuoi modelli da sola. Devi essere impegnata a rendere meraviglioso il tuo brand, non deve importarti una cippamazza di quello che fanno gli altri;
- trova la tua MISSION, il “perchè lo fai”. Avere una motivazione, uno scopo, il desiderio sincero di essere utile in qualche modo, rende il progetto davvero tuo. Se ti ingegni per capire come perseguire la tua missione, non avrai nessuna voglia di imitare qualcos’altro, perchè niente sarà abbastanza completo;
- la differenza tra le tue cose e altre simili sei TU. Il tuo GUSTO, la tua STORIA, le tue COMPETENZE, il tuo PENSIERO, la tua MANO. Spogliati da tutto il resto, condizionamenti, sovrapensieri, abitudini, pregiudizi. Mettiti a servizio del tuo lavoro e dei tuoi clienti e le cose verranno quasi da sè.
- Non avere fretta. Ci vuole tempo per conoscersi ed ancora più tempo per tradursi agli altri. La creatività è un percorso in continua evoluzione, è qualcosa di fluido che non finisce mai di definirsi e di rimettersi in discussione.
E se proprio, dopo aver avuto un’idea, dovessi scoprire che qualcun altro la fa già identica (ma se tu hai sviluppato un TUO disegno, lavorando sul TUO stile, son sicura che troverai qualcosa di simile, magari, ma non uguale), comunque, se proprio proprio fosse identica, a parte la sfiga, allora significa che non è la tua strada, prendila con filosofia, accantona l’idea. Quest’esperienza ti aiuterà comunque.
PS: compiti per casa: se già non l’hai fatto, leggi Ruba come un artista di Austin Kleon. E poi, se vuoi aprire uno shop su Etsy, ricordati di iscriverti ad #Etsyresolution! )
Impegno, passione, tanto duro lavoro. Poi però… che soddisfazione quando ti dicono “appena l’ho visto ho riconosciuto subito che era qualcosa di tuo!” <3
Assolutamente vero!!!
bellissimo post. grazie mille
Grazie a te Raffaella!
Ho divorato Ruba come un artista e Semina come un artista nelle ultime settimane. Semplici, diretti e veri. Sai Anna cosa? Sei così anche tu! E in questo mare di finti rapporti e creative improvvisare amo vedere lavoro vero e serio come il tuo.
Grazie!
Giulia, quanti cuori posso metterti? Facciamo come una cassetta piena di fragole? La stima è reciproca, grazie a te!
divorato… come tutti gli altri tuoi post! ciao Annina, sono in un periodo di stallo, ma chissà che prima o poi possa fare tesoro di queste tue super dritte!
Ma certo che uscirai dallo stallo Irene, sei bravissima! Un bacio!
Post semplicemente autentico. Grazie di Cuore!
Grazie Cristina, un bacio!
Mi scendono fiumi di lacrime… Ti seguo in silenzio da un po’ e ammiro moltissimo il tuo lavoro,il tuo stile, la tua ricerca…
Sono una giovane creativa che alterna pippe mentali a grandi entusiasmi, e leggere i tuoi consigli mi ha aiutato a sentirmi meno sola… Grazie mille e…scrivi ancora! *_*
Anna scusami, ma non avevo visto la notifica di questo commento. Ti ringrazio moltissimo per i complimenti, ti passo un fazzolettino ricamato per le lacrime e ti dico che no, non sei sola. Ti abbraccio stretta e avanti tutta! Anna
Grazie ? Passo1 fatto: copiare dai grandi artisti. Ora chiudo tutto e medito!
Son contenta se ti può essere d’ispirazione!