So di non essere sola nell’avere in sorte un runner per marito. Essendo sportiva come un olivo solitario che guarda il tramonto sul mare, non mi sogno assolutamente di accompagnarlo. Però…. sappiate che anch’io faccio la mia parte. Perchè per riuscire a portare a termine con soddisfazione una corsa lunga, il Tulimarito va dopato di pastasciutta. Allora mi trasformo in mia suocera, stoica madre di quattro figli, abituata per anni a cucinare per un reggimento e a riempirti il piatto come se fossi a digiuno da settimane e a domandarti, mentre stai ancora faticosamente ingollando l’ultimo boccone “Hai mangiato abbastanza?” E giù nel piatto mestolate di pappa buona senza aspettare la risposta.
Eccomi, è sera, ho le braccia da massaia, il grembiule infarinato, sul fornello bollono un pentolone pieno di pasta integrale e un pentolino con il sugo. La dolce mogliettina ha la missione di non far svenire il marito dopo ennemila chilometri di corsa. Il Tulimarito si aggira annusando l’aria e massaggiandosi la pancia, affamato. Sul tavolo ci sono tre piatti (per la mamma e per i bimbi) e poi c’è lei, la superciotola, nostra signora delle terrine, capienza quattro litri.
Per la cronaca, sappiate che la superciotola è sempre stata riconsegnata vuota e splendente. E sappiate che il 3 marzo il Tulimarito ha una maratona. Cosa gli preparerò? Tagliolini coi folpetti o i pizzoccheri della Valtellina?
Immersa nel dilemma, vi lascio con la foto dell’altro sportivo della famiglia, campione ultragalattico di divaning.
ma… dopo la maratona, vero? Sennò me lo ammazzi stecchito! 🙂
Pensa che fregatura, io oggi non ho nessuno che mi prepara la pappa buona: arriverò a casa e mangerò la qualunque, approfittando del fatto che ho smaltito le calorie in eccedenza…
3 marzo? Barcellona?
(Io ne ho tre campioni di divaning a casa, devi sentire che russate!)
No no, PRIMA!!! Altrimenti sviene. (successo due volte, prima dell’introduzione del doping)… Treviso!!! (brava Fra, hai tutta la mia stima… vuoi un po’ di pastasciutta?)
Come prima? Come fa? Quale e’ il trucco? Io devo aver fatto colazione (poca) almeno tre ore prima. Lui mangia i pizzicheri. Come e’ sta storia? 🙂
Lui la sera prima si deve dopare di carboidrati (meglio integrali, che si assorbono gradualmente) e la mattina dopo beve solo caffè. In più stavolta mi dice che prima della prox maratona si mangerà un etto di pasta anche alle 5 di mattina. Di più, nin zo, io cucino e basta :DDDD
ahhhhhh, ma si, la sera prima carboidrati, ok! La pasta alle cinque, ci sta pure! Da come avevi scritto, sembrava si facesse i pizzoccheri e poi, via! 42 km come se lo pagassero. Ecco, così è più ragionevole! :))))
Anna sei mitica! :DDDD
Vai con i pizzoccheri!
Anche tu!!!
La tua definizione di sportiva mi calza a pennello! 😉
Potremmo fare due ulivi solitari in cima alla collina e di fronte il mare a perdita d’occhio 🙂
Pizzoccheri uber alles… per sempre!!! Poi se ne avanza un pò il Tulimarito, tulimaratonando me ne potrà portare un pochettino? Sei un mito!! Un bascio grande!
Certo!!! Poi tu consegnagli qualcosa delle tue, una a caso va benissimo!
sarò anche di parte ma… evvia il tulimaritooooo!!!! anch’io sono QUASI uguale a lui: di fronte ad una terrina di pasta non avanzo proprio nulla!!! per il resto… hemmm… viva il divanooooo!!!! 😉
Evviva!!!
Pizzoccheri a gogò. Hanno doppia funzione: energia e apripista (basta una fiatata agli altri concorrenti per farli sbandare).
Al secondo effetto non avevo pensato, eheheheheh :))))
ahaha ti vedo con la pannuccia ( ops grembiule )a pois con un bel gufone sopra!ILe
Eh magari, il mio grembiule è molto meno grazioso! però potrei farmelo, hai ragione!
I pizzocheri prima???? Noooo! Me lo vuoi ammazzare?!? Ascolta una valtellinese, se glieli dai prima e non stramazza al suolo durante, vuol dire che la ricetta che hai non è quella originale 😀
MK
L’ultima volta, pizzoccheri alla sera in dosi massicce e 42 km la mattina dopo: mai fatto prestazione migliore! Pizzoccheri, verze, patate, cipolle e formaggio tipo fontina a volontà. Manca qualcosa?
Manca il burro fuso…ecco perché regge alla congestione 😉 cipolle mai messe (ci va l’aglio) e la fontina in realtà sarebbe Bitto, ma siccome fuori dalla Valtellina è difficile trovarlo ti passo la variante 🙂
MK
Ad ogni modo se è la sera prima mi quadra di più. Pensavo se li scofanasse a colazione 🙂
MK
Ah Ah Ah! Sei uno spasso di simpatia!
Adoro il campione di divaning!
Mary
E’ così atletico che fa un sacco di conquiste 😉
Il tuo post mi ha fatto ridere dopo una mattinata di lavoro infernale!Simpaticissima!
Che bello, son contenta!
Hahahahaha! Non posso commentare questo post perchè va bhè, ho visto coi miei occhi le quantità che ingurgita il Tulimarito! Comunque io voto per il secondo sportivo di casa… è una pallina di tranquillità! Ghghgh!
Scusa ma non doveva andare a Piacenza?
Dopo un glorioso passato sportivo, adesso sono solo campionessa di divaning!
Che preferisco… e preferisco avere le mani in pasta e sostenere…
Baciotto a te, Tranquillo e Daria!
Ma che bel quadro sei riuscita a darci della tua variegata famiglia!
Opperò! Quattro chili di pasta??? Non ce l’ho neppure una pentola abbastanza grande per bollire tutti quei carboidrati! Ci vuole un calderone da strega!!!! Ma quanto ti costa al mese il Tulimarito????
Io tifo per il campione del divano, il mio compagno mi ha soprannominata “couch potato”, patata da divano, vedi quante cose ho in comune col micio?;-)
Oh come ti capisco, anche mio marito è un maratoneta!
fa Treviso o Barcellona? (ormai le so tutte.. -..-)
eccomi Anna!!! Beh io ho tre figli perciò credo che da sola riuscirei a mandare il bilancio della Barilla in positivo!!!!