Pronto pronto, è il Tulimarito che ti parla. La Tulimami è a Creta ed è stata colpita da una malaugurata pioggia di accidenti informatici e così non riesce ad esserci come vorrebbe. Ma la Tuli è più cocciuta di un mulo, si è attrezzata com’è riuscita e mi ha spiegato per telefono come fare e quali foto pubblicare per non sparire proprio del tutto in una nebulosa pixelata. Te la passo.
Pronto pronto, eccomi! Con tutte le idee che ho per queste settimane prima delle vacanze, la pioggia di accidenti informatici non mi ci voleva proprio. Ma adesso mi sono ingegnata e se mi leggi, significa che ce l’abbiamo fatta! Hai preso Casafacile di Luglio? Ci trovi il mio articolo su Chania, a Creta. L’ho scritto con cognizione di causa, perchè d’estate il Tulilab si trasferisce proprio a Creta, a casa dei nonni. Nell’articolo trovi una piccola guida di cose da non perdere e dei miei posti del cuore, ma ho pensato di arricchirlo con dei corollari qui nel blog, così nelle prossime settimane pubblicherò 4 post d’ispirazione greca: un fai-da-te, una ricetta (la mia preferita in assoluto) e un post dedicato a qualche angolino della casa dei nonni, che è un po’ tanto do-it-yourself, ma qualche idea simpatica la troviamo. Oggi invece mi dedico alle case più pittoresche, disperse qua e là tra le isole, dove dominano i colori che subito fanno pensare alla Grecia: l’azzurro del mare, il bianco della schiuma e delle onde, il rosa acceso delle bouganvillee, il giallo dei limoni.
Lo sai perchè, soprattutto nelle isole, molte case sono di colore bianco e blu? Un motivo pratico va ricercato nel metodo tradizionale di dipingere le pareti, che venivano rivestite da uno strato di intonaco in pietra di carbonato di calcio, cioè calce, che è bianchissima e pare abbia proprietà disinfettanti e antiparassitarie. Per interrompere il bianco abbacinante che a volte è così forte che può anche accecare, si usa dipingere porte e finestre di altri colori, spesso di blu. Ma c’è anche un motivo storico: la Grecia per 400 anni è stata sotto occupazione ottomana ed uno dei pochi modi che la popolzione aveva per dimostrare la propria appartenenza alla Grecia, era di usare i colori blu e bianco, che sono quelli della bandiera e che simboleggiano il mare e la libertà. (foto di Karol Kalinowski)
Ma se ne abbiamo a sufficienza di blu, tra profondissimo mare e altissimo cielo, perchè non pensare al fucsia? (foto di Designdecoranddisha)
O addirittura a tanto, tantissimo rosa? (foto di M.T. Magnan)
Mi fa sorridere la foto qui sopra, perchè c’è la ciotola per i gatti. Mi ricorda una scenetta successa qualche giorno fa giù al porto, in pescheria. Ero in fila e aspettavo il mio turno quando si è affacciato un gattino randagio, magro e bello come una pianta selvatica. E’ entrato e ha detto “gnao” (che in greco significa miao) . Il pescivendolo, un omone irsuto e polveroso, è uscito dal bancone e lo ha mandato fuori bruscamente. Ma un attimo dopo ha preso dei pesciolini e li ha portati al gatto, che lo aspettava fuori, dall’altra parte del negozio. Probabilmente questo teatrino si ripete tutti i giorni, col gatto che saluta e il pescivendolo che finge di scacciarlo, ma ha in serbo dei bocconcini tenuti da parte apposta per lui. (foto di Irrealidad)
Sei fenomenale, non riesco a smettere di ridere per la traduzione del gnao!!! E te ne svelo uno anch’io, “ham ham” dei cani romeni è il “bau bau” di quelli nostrani. E che bella la Grecia, mia madre ne va pazza!
Cara Laura, grazie! E’ proprio simpatico scoprire i versi degli animali nel mondo!
E’ tutto così bello… *_*
Una volta verrete anche voi, abbiamo il divano letto eeeeeeh
Tuli!!! Ma lo sai che vado proprio a Creta a settembre? ?? Casca a fagiuolo!!!! 🙂 corro a comprare e leggere tutti i consigli!!!
Ma daiiiii! Settembre è un momento perfetto. Scrivimi se hai bisogno di info :*