Tra tutti i fai-da-te per la CASA, quello che mi dà più soddisfazione in assoluto è il restyling di vecchi mobili. Se un vecchio mobile non è prezioso, si può modificare senza sensi di colpa e, recuperandolo, gli si dà una nuova vita, si entra nella sua storia e la si intreccia con la nostra.
Ricevo molte email e richieste di consigli su quest’argomento, perciò ho pensato di raccogliere i miei consigli in un post, senza la pretesa di essere esaustiva nè, tantomeno, infallibile.
- La PREMESSA: VECCHIO non è la stessa cosa di ANTICO e RECUPERO non è RESTAURO. Questo è un punto molto importante. Io non sono una restauratrice e i mobili che recupero non sono mobili d’antiquariato. I mobili antichi, che hanno un pregio artistico, artigianale o storico vanno restaurati ed è un’operazione che può fare solo un professionista o almeno una persona molto esperta che sa quello che fa. Restaurare un mobile lo riporta al suo antico splendore, conservandone l’ identità e rispettandone il valore. Se non ti piace, non comprarlo, vendilo, trova un modo per valorizzarlo nel tuo contesto domestico, ma non snaturarlo. Ho trovato questo articolo che spiega in maniera semplice e chiara la differenza tra mobile antico, vecchio, falso e in stile. Sebbene sia un argomento molto complesso che richiede studio ed approfondimenti, QUI puoi farti un’idea generale.
- L’ISPEZIONE: sei ad un mercatino e vedi un vecchio pezzo d’arredamento che ti piace. Prima di decidere se acquistarlo o no, prima ancora di chiedere quanto costa, lo devi ispezionare come se gli stessi facendo una visita medica. Apri i cassetti, apri le ante, guarda com’è fatto dietro, sotto, in alto. Controlla se ci sono parti sfondate o rattoppi aggiunti di recente o zone molto tarlate. Controlla le condizioni delle componenti metalliche come le cerniere e le maniglie. Verifica che le parti di cui è composto “funzionino” bene (cassetti bloccati, vetri crepati… ) per capire il tipo di intervento che dovrai fare. A tutto c’è rimedio, ma lo stato di salute di un mobile influisce sul suo prezzo e anche sul tuo desiderio di avventurarti in un lavoro più o meno impegnativo.
- La PROSPETTIVA: quando stai per acquistare un mobile vecchio, spesso e volentieri è malmesso e richiederà delle operazioni di recupero. D’altronde è anche per questo che lo compri, per divertirti a metterci le mani. Perciò quando lo adocchi, nel mercatino o dal rigattiere, cerca di fare un esercizio di astrazione e di vederlo in prospettiva: non com’è, ma come può diventare. Non è un esercizio facile, ma occuparti del suo restyling è un gesto di liberazione, in cui l’immaginazione scavalca i limiti dell’arredamento fatto in serie e ti offre l’occasione di raccontare la tua personalità. Senza paura! Tanto, al massimo, potrai ridipingerlo.
- La PANCIA. Il consiglio corretto da darti è questo: pensa bene a ciò che ti serve, prendi con attenzione le misure e trova il pezzo giusto da mettere nel posto giusto. Se ti serve un tavolo e torni a casa con una credenza, non ci siamo. Però io, questo consiglio, non te lo dò: sono sicura che la parte razionale di te già lo sa. Ma la verità (e questo è un mio parere del tutto arbitrario e personale) è che quando ci troviamo di fronte ad un vecchio mobile, a volte scatta qualcosa che ci fa pensare “E’ lui” e non ha nulla di razionale. Magari è sporco e scalcagnato, è un anatroccolo bruttissimo che non mostra nemmeno in un angolino la sua cignosità, ma appena lo vedi capisci che il suo posto è uno solo: a casa tua. E per portarcelo sei disposta ad eliminare la libreria Billy dell’ikea, a spostare il divano 15 cm più in là e a sostituire il tappeto con uno più piccolo. E pazienza se cercavi un tavolo, arriverà anche il suo momento.
- La RICERCA: viceversa, se non è il pezzo giusto, non forzarti e aspetta. L’arredamento contemporaneo ci ha abituato al fatto in serie, alle misure standard che si incastrano perfettamente in spazi pensati apposta per loro. Nei vecchi mobili non ci sono misure standard, sono stati fatti a mano, possono essere stati modificati nel tempo, perciò può non essere veloce trovare quello giusto. Ma tu goditela: assapora la ricerca andando in missioni esplorative, la scoperta di tesori nascosti ed inaspettati. In tanti paesi e città ci sono mercatini di antiquariato, dell’usato, delle pulci. Informati se ce n’è qualcuno nella tua zona. Spesso si tengono ad appuntamenti fissi (qui a Vicenza, per esempio, c’è il mercatino ogni seconda domenica del mese). Gironzola osservando attentamente, ma senza pressione, perchè, ricorda il punto 4, quando lo vedrai, lo capirai al volo che è lui il pezzo per te.
- Il PREZZO: capire se il prezzo di vecchi mobili è giusto e onesto, non è cosa facile. Bisogna valutare quanto sono vecchi, come sono tenuti, quanti interventi sono davvero necessari (se, per esempio, il colore è in buono stato, il fatto che tu voglia ridipingerlo non conta, dipende da un’esigenza tua. Se invece ripitturarlo è necessario, il mobile dovrebbe costare meno) . Se non ti senti sicura, chiedi a qualcuno che se ne intende un pochino di accompagnarti e di aiutarti a valutare, magari anche per trattare (soprattutto se tu, come me, sei incapace di farlo). Ma ricordati questo: ci sarà sempre l’amico fanfarone, quello più furbo che ti dirà: “L’ho trovato uguale e ho speso metà” (affermazione tutta da verificare, tra l’altro). Tappati le orecchie, cancellagli la lingua e non permettergli di rovinarti il momento di puro gaudio che stai vivendo.
E dopo tutto ciò, sei pronta per uscire a cercare il mobile dei tuoi sogni, la tua anima gemella di legno? Io ho impiegato un paio d’anni per trovare la credenza che sostituisse l’expedit in salotto, so già come sarà il suo restyling e prossimamente te lo racconterò, intanto, te la faccio vedere!
Nadia dice
Aaaaaamo andare per mercatini ♥ e devo ringraziarti per questa piccola guida (soprattutto per il punto 4!) passerò più spesso a leggere i tuoi consigli perché sogno di arredare la futura casa recuperando mobili vecchi!
tulimami dice
Nadia grazie! il tuo è un sogno bellissimo e tifo perchè si realizzi!
infuso di riso dice
ciao anna,
che meraviglia il tuo blog..si respira aria fresca giocosa e divertente…pare proprio di addentrarci nel mondo fatato dei bambini…la creatività tua è dilagante e coinvolgente…complimenti davvero…
mi piace ogni post e la tua ironia e simpatia…
spero di vederti passare da me per una visita
daniela
https://infusodiriso.wordpress.com/
Anna dice
Daniela grazie cara… vengo a trovarti!
Elena dice
Che bello questo blog! Tra qualche tempo dovrò rimettere un po a posto casa..io sono piena piena di roba, ma alcune cose mi hanno davvero stufata e le vorrei cambiare! Mi sembra che qui ci possano essere ottimi spunti.
Ad esempio, ho una vecchia cucina che è costituita solo da mobili in legno molto scuri. Non so come intervenire, sia per risistemare il legno che in alcune parti è ormai rovinato, sia per dare nuova vita a questa cucina che per i miei gusti ha colori troppo tetri. Secondo te è possibile fare qualcosa?
Ti seguirò molto volentieri!
Elena
Anna dice
Elena sìììì! La cucina in legno può essere ridipinta anche da te… rinnovare i vecchi mobili è impegnativo, soprattutto una cucina, ma divertente e dà un sacco di soddisfazione. Spero che tu possa trovare qualche spunto di stile qui, c’è anche qualche post in cui spiego come ho rinnovato alcuni mobili. Buon lavoro!
Blog A Cavolo dice
La prossima volta ci vengo io con te a “mercanteggiare” sul prezzo…così il fanfarone di turno resterà a bocca aperta! Tié!
Scherzi a parte, questo è un post bellissimo ed utile. Grazie!
Anna dice
ahaha non ho dubbi che tu sappia mercanteggiare!
Serena dice
Un vademecum davevro prezioso… lo sai quanto ami i mobili vintage! 😉