In questa stramba primavera fatta di pioggia, una mattina sorse insolitamente il sole all’alba del finesettimana. Questo avvenimento insperato ebbe però un effetto negativo sul Tulimarito, perchè gli prese l’urgenza del decluttering. Ora lo chiamano così, per dargli un tono utile ed importante, ma io ho studiato CONSERVAZIONE all’università ed interpreto il decluttering come una specie pericolosissima di cavallette vampire.
Ma torniamo a noi e a quella luminosa mattina in cui l’io minimale del Tulimarito prese il sopravvento e gli venne un attacco di sgomberite. Decise che doveva sfogarlo liberando un armadio che si trova in ingresso.
Dovete sapere che in passato, durante uno di questi attacchi, il mio gentile consorte ha osato buttare via delle cose senza chiedermelo. Ho tirato giù tutti i Santi del Paradiso, perchè anche la Tuli si arrabbia e quando capita diventa spaventosa come Galadriel quando si trasfigura.
Da allora vige un tacito accordo: io sopporto la sua smania minimale e accetto abbastanza con garbo di eliminare quelle cose che non usiamo o non ci servono più, ma lui, prima di buttare o donare, mi chiede se sono pronta a privarmene.
Ebbene, quella benedetta mattina mi disse: “Va bè Anna, queste le butto, ormai sei grande”.
“Queste cosa?” e vidi che reggeva in mano alcuni vecchi numeri della rivista Ikea Family Live che conservo GELOSAMENTE da anni.
“Are you folgored?” gli sibilai, con l’ugola già pronta ad emettere ultrasuoni.
( “Are you folgored?” è la versione idiolettale per :”Ma sei folgorato?”)
Dunque: “Are you folgored?” lo fulminai “Lì dentro c’è il mio sogno per la vecchiaia!”
Perchè in quei pochi numeri che ho conservato, ci sono ben due house boat, che sono il mio sogno di vita da vecchia: io e lui su e giù per i fiumi.
“Amore, non puoi buttarli! Guarda!” e gli mostrai con aria sognante quelle pagine stropicciate, sfogliate decine di volte, esaminate minuziosamente.
Io, eccitatissima solo all’idea: “Pensa che bello, noi due vecchietti, su e giù per i fiumi”.
Lui e il suo pragmatismo: “Sì, circondati di zanzare e pantegane”.
Ma io ormai ero perfettamente calata in un sogno ad occhi aperti fatto di capelli bianchi e sorrisi: “Ma vaaaaa! Ci metteremo l’autan e ci prenderemo un gatto. Sarà il gatto di bordo! Dai pensa che meraviglia, potremmo navigare lungo la Senna, ormeggiare all’Ile de la Cité, proprio sotto Notre Dame. Tu usciresti a prendere baguette e croissant au beurre mentre io potrei dipingere sul terrazzino o come si chiama in gergo nautico” (devo studiare).
Lui, l’economista: “Costerà un patrimonio al giorno attraccare sotto Notre Dame”
“E va bèèèèè, allora potremmo starci pochi giorni e poi percorrere la Loira e fermarci ogni tanto per andare a fare un pic nic in bicicletta tra i campi pieni di fiori di lavanda. Sarà tutto viola e profumato!”
“Tesoro mio santo, ma come la passi la chiatta da un fiume ad un altro?” (lui e le sue domande inutili).
“Ma insomma, ci sarà sicuramente un modo tattico per farlo! Ci sarà qualche canale, passeremo per il mare o affitteremo un rimorchiatore!” (evidentemente nella mia vecchiaia non immagino problemi economici, dovrei pianificare una vincita al superenalotto, o almeno iniziare a giocarlo).
E ancora: “Daiiiii, potremmo conoscere l’Europa attraverso i suoi fiumi!”
“Bè – concluse lui- io non passo la mia vecchiaia a svuotare il wc chimico”.
E con questa mi ha tappato la bocca, perchè mi è venuto troppo da ridere!
Comunque non ho finito di sognare, ho tempo 25 anni più o meno per trovare una soluzione a tutti i SUOI problemi. E poi un gatto di bordo non si nega a nessuno!
Carmela dice
Bellissimo racconto! Mi ci ritrovo TROPPO! Con il mio, di marito, allergico alle zanzare e alle pile di riviste gelosamente conservate… Ah! E anch’io ho studiato Conservazione…
Anna dice
Oh Carmela, alla peggio in houseboat ci andiamo noi due!
libellula75 dice
A parte che le tue creazioni sono fantastiche ma che carino questo racconto! Io ho avuto difficoltà a trovarla per quattro giorni una houseboat (ad Amsterdam) e, come tuo marito, anche il mio non è che si sia proprio buttato giù dalla rupe alla notizia ;))
Buona giornata,
Cristina
Anna dice
ooooh e com’è stato? Amsterdam è perfetta!
Concetta dice
Ma noi “creative”abbiamo tutte lo stesso marito? Stampati in serie ????
Anna dice
ahahaha! O forse loro sono semplicemente “normali” 😛
Serena dice
I sogni si sa, non van d’accordo con la realtà… Ma mica per questo smettiamo di crederci, no? 😉
Anna dice
Sono assolutamente d’accordo!!!
ilaria|airali dice
Mi hai ridere sul serio 😀 Io guardo le narrow boat lungo il Tamigi e se non fosse per il mio mal di mare (atroce!) sognerei anch’io di viverci!
Anna dice
Una delle due houseboat delle riviste è proprio lì sul Tamigi… bellissima!
Lallabel dice
Ahahahah!!! Muoio! Ma poi come faremmo, voi sulla houseboat e noi ritirati in un capanno di legno in riva ad uno sperdutolago canadese???
Anna dice
secondo me, tra i ghiacci del polo, un canale percorribile lo troveremmo!