Questo è un fai-da-te di riciclo creativo: faremo una casa delle bambole (o di un mostrino o un dinosauro o chi tipare) riutilizzeremo una piccola scatola, fogli di giornale, avanzi di carta decorata e di carta d’acquarello, una vecchia matita, un fungo decorativo. Se sei iscritta alla newsletter, l’ultima volta hai ricevuto le istruzioni per costruire il tuo Tristano Mosfranto in cartapesta. Questa casetta, io, l’ho fatta per lui.
Il tuo mostrino o dinosauro o bambolina ha bisogno di una casetta tutta per sè? Puoi realizzare la tua casa delle bambole fai da te con un pizzico di fantasia e una scatola riciclata.
Per prima cosa, scegli una scatola (di riciclo, mi raccomando!) delle dimensioni adatte al tuo amico che vuole andare a vivere da solo. Io ho usato la scatola del detergente intimo solido:
Poi ti serviranno: fogli di giornale tutti strappati a pezzetti, colla vinilica, acqua, colori acrilici, pennelli, carta decorata.
Prepara una miscela di acqua e colla vinilica (metà e metà, circa: diminuisci o aumenta la quantità di acqua se, provando a stendere la miscela, ti sembra troppo liquida o troppo densa: il giornale si deve bagnare bene, ma non troppo, non deve spappolarsi) e rivesti tutta la scatola, dentro e fuori con i ritagli di giornale, sovrapponendoli un po’ in modo da non lasciare spazi.Spennella la colla sia sopra che sotto i pezzi di giornale.
Quest’operazione renderà la scatola molto robusta e adatta a ricevere il colore successivamente. Se non hai voglia di fare questo passaggio, puoi in alternativa dipingere le superfici con una mano di primer. Questo non la renderà più robusta, ma faciliterà la stesura del colore.
Dopo aver rivestito bene tutte le superfici, lascia asciugare la colla. Il tempo giusto è 24 ore, ma col caldo ne bastano meno. Dopodichè, coperchio e base della scatola seguiranno destini diversi.
La base della scatola è l’interno della casa. Va arredata! Per farlo, puoi usare: avanzi di carta da parati, carta decorata, carta regalo, una carta decorata qualunque, insomma. Oppure puoi dipingerla. Io ho usato: una carta decorata per il pavimento (è a quadretti, un po’ come le piastrelle), un ritaglio di carta da parati per le pareti e colore acrilico per il soffitto. Puoi anche decorare le pareti attaccando adesivi, francobolli, piccoli disegni fatti da te.
Per incollare le carte decorate, puoi usare sempre la colla vinilica, solo un po’ diluita con acqua.
Per il coperchio, l’idea è dipingerci sopra la facciata di una casa. però può anche essere una tana, una porta, un giardino… lascia libero spazio alla TUA idea e FREGATENE se pensi di non essere capace. In questi anni ho incontrato tante persone che mi hanno detto che loro vorrebbero disegnare o dipingere, ma non sono brave. Ma anche la pittura, come tutte le cose, non si impara respirandola dall’aria, occorre praticarla! Solo che, la maggior parte di noi, smette di disegnare alla fine della terza media. Per forza poi, negli anni, sviluppiamo insicurezze e la sensazione di non essere capaci. Ma qui stiamo facendo un lavoro per noi e non arriva nessuno a darci un voto. E’ la nostra palestra domestica dove non ci guarda nessuno. Parola d’ordine: divertimento!
Tempo fa, mi ero imbattuta su Pinterest in questa fotografia:
E’ la vera casa di Kitty Hensley, che era una pioniera arrivata in Alaska nel 1898 durante la corsa all’oro del Klondike. QUI puoi leggere la sua storia, fa sorridere perché non è stata una donna molto ospitale, eppure la sua deliziosa casetta, ora ristrutturata, oggi è un museo che accoglie tanti visitatori.
Ho usato la sua casa come ispirazione per dipingere con gli acrilici la facciata della casetta di Tristano Mosfranto. Anche in questo caso, la tecnica è mista perchè alcuni dettagli sono incollati.
E gli accessori? Anche in questo caso, ti invito a fare un bel volo con la fantasia per decidere cosa preparare. usa il più possibile quello che già hai: lunga vita agli scarti! Per decidere come accessoriarlo, crea una storia attorno al tuo pupazzo (o bambola o quello che è):
- cosa ama fare/mangiare/indossare?
- come sono le sue giornate?
- che lavoro fa o come passa il tempo?
Tristano Mosfranto lavora a maglia e le sue coperte le fa da sè. Non si sveglia davvero se prima non beve il caffè. Poi si infila i calzettoni a righe ed esce ad occuparsi di orto e giardino. Alla sera si siede al tavolino a forma di fungo e scrive il suo bullet journal. La sua matita è viva! Lo aiuta a scrivere, ma soprattutto è un’amica simpatica! Per realizzare questi accessori, ho usato solo cose che già avevo: una matita molto usata, avanzi di carta d’acquarello su cui ho disegnato qualche accessorio con penna e pennarelli, un fungo di quelli che si usano per le decorazioni, ridipingendogli il cappello con gli acrilici. Anche il bullet journal è fatto con avanzi di carta e cartoncino. La coperta è una piastrella all’uncinetto.
Non c’è limite al numero e al tipo di accessori che puoi preparare. Buon divertimento!
Chicca dice
Ma che meraviglia!!!! (e che caratterino, la Kitty!!!)