Prego prego gentile damigella, si accomodi! La Colibrì Academy* riapre i battenti, ricominciano oggi le iscrizioni per il nuovo corso che inizierà il 4 maggio e finirà a metà giugno.
L’altra volta ti ho raccontato com’è nata l’idea, il dietro le quinte dei nostri martedì riunioneschi e dei nostri studi matti e disperatissimi (qui), ma anche stavolta mi sembra carino svelarti un pochino ciò che accade dietro agli schermi, tanto le informazioni pratiche e tecniche le trovi tutte sul sito.
Scene dal gruppo facebook (durante le settimane di corso c’è un gruppo facebook segreto a cui aderiscono tutte le iscritte).
Le nostre colibrine sono ragazze entusiaste, si confrontano, si tengono per mano. Non ti nascondo che qualche lezione le disorienta, come la riunione con la commercialista o il capitolo prezzi (un incontro ravvicinato con Voldemort sarebbe preferibile). Ogni tanto cadono. Ogni tanto, scrivono, si sentono come sul lettino dell’analista. Noi siam lì a raccoglierle, a coccolarle, ma anche a bacchettarle. E quello che vedo è che si mettono in discussione e poi decidono di fiorire. Stanno nascendo bellissimi progetti, si aprono cassetti, sogni trovano un cielo in cui volare.
Noi tre, che le accompagnamo in questo cammino, cadiamo con loro, ci rialziamo con loro, cerchiamo di capire quand’è il momento di usare la frusta e quando la carota. Non è tutto rose e fiori, ogni tanto c’è qualche discussione che si anima un pochino, però io, che sono la sentimentalona del trio, ad alcune mi sono già affezionata.
Scene dal trio (Fran, Rita ed io)
Quando ci siamo “messe assieme”, speravo che avremmo lavorato in amore e armonia, ma non pensavo così tanto. C’è Fran che le sa tutte e in più è anche superzen, una specie di maestro Ogwey, ma carina. Io che sono emotiva a volte mi faccio prendere dall’ansia o dall’acidume e lei mi riporta sempre su una prospettiva serafica e aristotelica. Rita è la socialona, amante delle serie sanguinolente, dice di non essere romantica, invece è proprio una “mamma”. Ci accomuna la stessa visione del nostro corso e non ne abbiamo nemmeno mai parlato: la centralità delle nostre iscritte. Vengono sempre loro al primo posto. Abbiamo cercato per loro sponsor UTILI (Self packaging e Moo, per cominciare, ma abbiamo altri progetti in merito); nelle nostre lezioni siamo obiettive e distaccate, come per esempio quella sulla scelta della piattaforma, perchè se anche noi abbiamo delle preferenze, è giusto che ognuna scelga quella PIU’ ADATTA AL SUO HANDMADE. Non diciamo mai loro quello che vorrebbero sentirsi dire. E questa è la cosa più difficile, perchè la via dell’accondiscendenza è sempre la meno problematica, mentre quella della “critica” è più amara, sia per chi la riceve, ma anche per chi la fa.
Le nostre ragazze e noi, veniamo tutte dallo stesso modo, quello bellissimo dell’handmade, ci accomuna una passione e la fatica e la soddisfazione di portarla avanti.
Perciò gambe in spalla, testa bassa e al lavoro!
*i corsi online per imparare a vendere il proprio handmade, c’è spiegato tutto nel link.
Io faccio parte della classe ma al momento sono nei banchi quasi in fondo, purtroppo non sono molto attiva, causa altri problemi. Vedremo se alla fine mi promuovono!
Vi posso assicurare che le maestre sono preparatissime e riescono a “tenere” molto bene la classe. Hanno preparato un programma veramente tosto, ma sono sempre disponibili a raccogliere dubbi e domande delle allieve, rispondendo puntualmente alle varie esigenze.
Secondo me sono riuscite a riunire tre personalità che insieme sono una forza.
Sicuramente un corso da consigliare!
Ciao Anna, un abbraccio.
Mary
Mary davanti o dietro, sei una colibrina doc a tutti gli effetti, grazie per le tue bellissime parole!
Come è bello questo post, è come guardare a distanza un’avventura in cui si è immersi. E poi è vero: la diversità è sempre una ricchezza! Chi l’avrebbe mai detto?
Taci va!
Sono orgogliosa di essere entrata nel primo corso!
E io felicerrima di averti con me!
Sembra davvero interessante! Ora studiamo il link! Grazie per il post, utile e divertente!
Beeeeeenissimo!
Anna ti leggo solo ora.. <3 Siete davvero in gamba 🙂
Roberta lo sei anche tu!
Che bello sentirsi parte di un questo progetto! So già che mi mancherete prof!!
E voi a noi! Te comunque puoi venire a trovarmi, vicinona!
Posso?? Sul serio??? Non sai in cosa in che guaio ti stai mettendo 🙂
Ma che ho scritto? Il virus intestinale mi ha proprio rimbabita! 😛
eccerto!
Ma lo sai Anna che anche io sono mooooltooo emotiva e in queste occasioni piuttosto imbranata? mi sento spesso fuori luogo e non all’altezza della situazione, per cui ti meriti un “doppio” “grande Anna” perché ti capisco perfettamente! Il tuo racconto di questa splendida giornata è stato molto coinvolgente e divertente (sei uno spasso)
e sono felicissima che ti abbiano scelta.
Un grande abbraccio.
Emanuela
Chissà perchè, lo immaginavo, forse le emotive si riconoscono tra loro, anche se si vedono solo per un attimo. Un bacione e grazie!