Ieri ho avuto una rivelazione come quando Doc cade dal water, batte la zucca e vede il flusso canalizzatore (qui). Mi si sono perfino sparati i capelli in tutte le direzioni, che è due mesi che non li taglio e la mia testa sembra un pesce palla. Stavo riallestendo il tulilab, disfacendo gli 8 scatoloni in cui lo avevo condensato per trasferirlo nella sede estiva a casa dei nonni. Otto scatoloni pieni di colori e vernici, colle e tessuti, assi di legno e attrezzi da falegnama, minuteria e imbottitura, tulle e pippiolate varie. In 30 minuti avevo finito. Per un breve istante ho creduto ad un miracolo, poi la folgorazione: anche se scherzo sempre sul fatto che sono disordinata, che in un attimo perdo il controllo e mi ritrovo nel caos termonucleare globale, in realtà so DOVE mettere COSA, o, per dirla in altro modo, in fin dei conti, sono organizzata. Certo, ho tutta una serie di posti e posticini in cui ficcare le cose che non so dove mettere per poi dimenticarmene bellamente e certo, “alla rinfusa” è il mio metodo di archiviazione preferito, ma questa rivelazione cambia quello che ho sempre pensato di me. Ora so che una goblin arruffata può abitare serenamente accanto a tanti elfi precisi come le frecce di Legolas! L’aspirazione all’essenzialità e alla pulizia dello stile nordico è sempre forte e prepotente, ma adesso voglio svelarti il mio “non sistema” alla portata di tutti, anche dei casi disperati. Perciò ho fatto delle foto a caso che non sono belle nè poetiche, ma con cui spero di darti qualche suggerimento per domare il caos con leggerezza e vivere felice.
1. Postazione cucireccia: li vedi quei contenitori giallo e rosa sulla mensola a destra? Sono destinati a contenere i rocchetti di filo. Quello rosa è così pieno che quasi non si chiude, quello giallo è vuoto. I rocchetti che dovrebbero essere lì dentro, sono lì fuori. Perchè? Perchè sono pigra e mi scoccia spostare ogni volta la scatolina rosa per arrivare al contenuto di quella gialla. MA i rocchetti sono comunque tutti lì, in quella metà della mensola. LEZIONE IMPARATA: se non riesci ad innamorarti dell’ordine razionale in cui è tutto inscatolato ed etichettato, adotta la soluzione “tutto a vista”: è una valida alternativa, purchè gli occhi sappiano dove guardare.
2. Credenza e scaffali: anche qui ho adottato la soluzione “tutto a vista” e mi trovo benissimo. Certo il colpo d’occhio ne soffre: sopra la libreria sono appoggiate senza criterio le scatole di selfpackaging con cui impacchetto le tulicose e ora che guardo la foto non sono un bel vedere, c’è anche il cellophane che penzola qua e là. Ma io le ho messe lì perchè: a. non sapevo dove altro metterle; b. se le avessi sott’occhio mi verrebbe voglia di montarle tutte, perchè da montate sono tanto cariiiiiiine! Ma occuperebbero molto più spazio di così. Siccome sono bassa, lì sopra non le vedo. LEZIONE IMPARATA DALL’OSSERVAZIONE E DAI PROVERBI: occhio non vede, cuore non duole.
3. Al contrario, quella cassettiera lì dell’ikea per me è un incubo. Invece che “tutto a vista”, nei minicassetti è “tutto chiuso dentro” e io non sono capace di suddividere con metodo tante cosine. Risultato: è praticamente vuota. Oggi tanto sbircio in qualche cassetto ed esclamo “Toh, ma guarda chi c’è. Ehi, ciao giuggioletta!” al pari di Dory che ritrova e perde continuamente la memoria. LEZIONE IMPARATA: pazienza se non hai il controllo di tutto, se non sai esattamente tutto quello che hai e dove l’hai messo. Il ritrovamento è una sorpresa che ti sorride come un pesce blu elettrico.
4. Su Pinterest è pieno di soluzioni furbe ed accattivanti per riporre washi tape e nastri decorati. Creano arcobaleni così belli che non ti aspetti altro che trovarci una pignatta d’oro, in fondo. (qui un esempio su tutti). Non li vedrai MAI accatastati alla rinfusa su un’alzata che dovrebbe stare in cucina. LEZIONE IMPARATA: semplice, se sei una goblin arruffata, NON cercare MAI su Pinterest le parole storage solutions e sinonimi. A volte stendere veli pietosi è un grande regalo che possiamo fare a noi stesse.
Ho cercato nel dizionario, il Sabatini Coletti definisce “ordine” la disposizione di qualcosa secondo un assetto razionale o pratico, funzionale o estetico. Ecco, io non seguo nessuno di questi assetti, ma il mio “non sistema”, tutto sommato e nonostante tutti i suoi difetti e lacune, funziona! Eddai goblina del mio cuore, prova anche tu!
ora te lo dico pubblicamente: ti amo!
e mi sento davvero meno ‘disordinata’, anche io tutto a vista.
una volta l’anno cerco di risistemare il mio spazio (che al momento è ancora dubbio sulla sua reale e definitiva location) ma quando sistemo tutto, bello in ordine, quasi ‘Stile Pinterest’…non ce la faccio, dura il tempo di una giravolta, e ricominciando a lavorare …tutto a vista.
Per non parlare dei piccoli posticini…
il mio motto…’ intanto lo lascio qua’!
un abbraccio
Sara
ahaha Sara! Lo conosco bene quel motto lì, ahahahaha! Come stai?
mi sei mancata tanto tanto cara Tuli-arruffatella! Grazie per queste perle di saggezza, dopo aver letto “il potere del riordino” mi sono sentita un filino da manicomio… i tuoi consigli sono decisamente più adatti a me, ne farò tesoro! un bacio
Irene mi sei mancata anche tu! Ma senti, lo sto leggendo anch’io e per certi versi è anche utile… ma quella lì è ossessionata fin da piccola, daiiiii!!! O no?
decisamente… Anni e anni di studi ed esperienza per dirmi alla fine che bisogna buttare via quasi tutto e trovare un posto a quel poco che resta. Ma daiiiiii!! Non so se è più matta lei o noi ad andarle dietro. La seconda credo. Il fatto secondo me è che (e lei ce lo ribadisce) tutti abbiamo un gran bisogno di dare più valore alle cose che possediamo, quindi, e chiudo il giro, credo che non ci sia sistema migliore del “tutto a vista” cara la mia Tuli-guru!
Scusa, quand’è che vieni qui? no perché avrei uno studiolo condiviso che sta per esplodere… 😛
Ripeti con me: “tutto a vista” is the new black!
Ciao, ho iniziato a seguirti da pochissimo e già mi piaci un sacco 🙂 Sopratutto mi piace il tuo disordine creativo! E poi come dico sempre io: nel mio disordine ho il mio ordine :))
Un caro saluto
Ma grazie, sei dolcissima! Ordine/disordine dev’essere come lo yin e lo yang, non c’è assolutezza!
Parole sante!
Agh magari avessi un posto ordinato come il tuo! 🙂 ho da poco transferito il mio spazio creativo dalla cucina a una stanza dedicata… Con la cucina avevo una scusa per mettere ordine… Ma ora… Chi mi ferma più?!? ??
La stanza dedicata è l’ideale per lavorare, yeeeeee! Senti, diciamo così: noi ABBIAMO BISOGNO del “tutto a vista” perchè non abbiamo tempo di tirar fuori e rimettere via, ecco. E’ una questione di efficienza! (facciamo finta)
Grazie Anna io mi sento più aspirante freccia di Legolas ma non avendo una stanza solo per i miei lavori il non avere tutte le cose ordinate e sotto controllo a volte mi demoralizza! Con questo post mi hai tirato su di morale e poi questa soluzione tutto a vista mi piace proprio tanto, certi oggetti creativi, poi, sono così colorati che è un vero peccato tenerli in scatole e cassetti! :3
Hai proprio ragione! Ma non demoralizzarti eh, pazienza, dobbiamo già controllare tante cose nella vita e nel lavoro, che anche se ci sfugge del materiale craftoso qua e là, pazienza!