Quando racconto del mio trasloco estivo a Creta, ricevo sempre moltissime domande. Ma come fai? Come ti organizzi? Ma riesci a lavorare? A portarti dietro tutto? Così ho pensato che possa essere interessante raccontarvi come gestisco il mio lavoro nei due mesi in cui sto all’estero.
Ormai sono cinque estati che trasferisco il Tulilab a Creta . Sei, se contiamo anche la prima estate, quella in cui non avevo ancora la partita iva e mi faceva meno paura stare lontana.
Sì, perché, all’inizio, questo trasloco mi faceva paura: di non essere abbastanza presente, di avere problemi con le spedizioni, di ritrovarmi con una connessione scarsa o inesistente, di dimenticarmi cose essenziali che qui non avrei reperito (chè a Creta si trova quasi nulla di ciò che mi serve). Fosse stato per me, sarei rimasta a casa. Ma poi subentravano i sensi di colpa verso i miei figli, che avrebbero potuto passare l’estate al mare e invece avrebbero dovuto stare in città, nell’afa padana e tra un centro estivo e l’altro. Che si fa, eh, lo fanno tantissime famiglie, tra mille sacrifici e salti mortali (anche economici, perché lo sappiamo bene i centri estivi quanto costano). Ma io un’alternativa l’avevo. Dovevo solo abituarmi all’idea di poter lavorare dappertutto. Sembra strano eh? Dover imparare la libertà, che pure è uno stato essenziale per me.
Fatto sta che i primi anni partivo con l’ansia. Col tempo, ho capito che è solo questione di organizzazione e che le paure sono soprattutto nella testa e non hanno fondamento nella realtà.
Per un’attività come la mia, ci sono 4 pilastri fondamentali. Sistemati quelli, posso davvero lavorare ovunque.
ORGANIZZARE BENISSIMO I MATERIALI
Come anticipavo più sopra, qui a Creta si fa molta fatica a reperire la maggior parte dei materiali che utilizzo. Forse troverei qualcosa di più nella capoluogo principale, Iraklion, che però dista più di tre ore da qui e non conosco per niente, quindi non saprei nemmeno dove cercare. Perciò, almeno un mese prima della partenza, comincio a compilare la lista di quello che devo portarmi. Ogni volta che prendo in mano un attrezzo, lo segno nella lista. Penso anche a quello che non uso praticamente mai, ma che, non si sa mai, e se mi servisse proprio lì? Si tratta di tanto, ma tanto, materiale. Colori, pennelli, attrezzi per lavorare il legno, carta vetrata, colle, minuterie per gioielli, attrezzi per lavorare le minuterie, matite, quaderni, e tanto altro ancora. Ne consegue che devo organizzare benissimo anche il viaggio, perché tulilab, cane e gatto non possono salire tutti in aereo. Perciò vado in nave e ci vogliono 2 giorni (QUI ho raccontato la bellezza di questo viaggio così lungo). Se hai in mente di trasferire per un periodo la tua attività altrove, calcola bene ingombro e volumi ed informati con largo anticipo riguardo mezzi e prezzi.
AVERE UN SERVIZIO DI SPEDIZIONI CHE FUNZIONA
(se vendi prodotti è fondamentale, se vendi servizi puoi saltare questo paragrafo).
Questo era uno dei miei peggiori spauracchi, all’inizio. Come saranno le poste greche? Saranno efficienti, saranno gentili? Saranno costose? Mi ritroverò a fare mille ore di fila? E invece ho trovato un servizio efficientissimo, personale gentile che parla inglese, prezzi giusti e ambienti confortevoli. Addirittura, oer un paio d’anni c’è stato un piccolo sportello postale in un bar del paese vicino. Mi sembrava così geniale, aspettare il tuo turno sorseggiando un nescafè frappé freddo. Invece non c’è più, mannaggia. Comunque, se hai in mente di trasferirti all’estero per un po’, accertati di avere un servizio postale che funziona, pubblico o privato. Chiedi anche al tuo corriere, se e come lavora dall’estero (il mio non offre un servizio competitivo dalla Grecia, questo è un raro caso in cui preferisco le poste).
AVERE INTERNET
Dall’anno scorso non c’è più il roaming e avere internet è una passeggiata. Ma all’inizio non era così ed era un altro spauracchio gigante. Ed era un casino. In mancanza della linea fissa, bisogna avere l’internet key. Che si rompeva una settimana sì e una no. E non tutti gli operatori telefonici coprivano il paesello 200 persone 200 carpette dove sto. E se solo solo guardavi un video di troppo ti finiva il credito in un gigabaleno. Ora invece è davvero una pacchia, la connessione internazionale costa come la nazionale, il territorio è molto più coperto e gli operatori offrono promozioni utili e convenienti. Il mio consiglio comunque è: informati se il tuo operatore telefonico funziona bene anche dove vuoi andare a stare, se c’è copertura o se ha dei partner locali d’appoggio. Il discorso è diverso se il tuo Paese di destinazione è fuori Europa e ti consiglio di informarti ancora meglio, potrebbe convenire prendere un gestore locale temporaneamente.
AVERE UNO SPAZIO DI LAVORO
A seconda della tua occupazione, può servirti pochissimo spazio o un tavolo potrebbe non bastarti. Se hai poco spazio, ma te ne serve tanto, la parola chiave potrebbe essere “adattamento”. Per esempio: usare il tavolo da pranzo mentre lavori e sgomberare tutto prima di ogni pasto. Se è questo il tuo caso, devi organizzare non solo i materiali, ma anche i loro contenitori, in modo che sia facile e sicuro spostarli spesso. Ma, se non sei da sola, il tavolo serve anche ad altri. Ai figli che vogliono fare un gioco in scatola e magari ogni tanto anche i compiti. O magari serve d’appoggio alla cucina per preparare da mangiare. Io fino all’anno scorso mi son portata in camera da letto il tavolo di plastica del terrazzo ed usavo quello. Non so perchè, ma l’ho sempre trovato scomodissimo, forse per la forma ovale, che tende ad allontanare. Quest’anno ho adottato una soluzione alternativa con cui mi trovo benissimo e che penso manterrò. Tra le montagne di cose che mi son portata via, c’è anche il tavolo da campeggio. E’ un grande tavolo smontabile che occupa lo spazio di una sacca lunga e stretta quando è smontato, ma diventa un bell’80×160 cm da montato (è come questo). Per non fare sporco in casa, invece, taglio e levigo il legno nell’ipoghio (lo scantinato).
Sicuramente professioni diverse richiedono attenzioni diverse. In generale il mio consiglio è analizzare attentamente luoghi, strumenti, spazi, funzioni e servizi per ogni singola nostra mansione, prevedere cosa potrebbe non funzionare e prevenire, pianificando con largo anticipo e scrupolosità lo spostamento.
E poi, ci vuole un po’ di easytudine, che quasi sempre, per ogni problema, c’è una soluzione.
Sandro Amico dice
Ciao,sono contento di aver trovato il tuo blog.Proprio oggi cercavo di trovare il modo di passare l’estate a Creta insieme a mia moglie e mia figlia lavorando.Spero che tu possa essere il nostro faro.Logicamente di un porto di Creta.A presto con i tuoi preziosi consigli.