(Premessa: L’immaginort, il mio progetto di “sport dell’immaginazione” prevede ogni mese una lezione pratica (la prima è stata questa, in cui abbiamo giocato con l’immaginazione nel nostro armadio) e, con una cadenza inferiore, una lezione “di teoria”. Per teoria intendo che descriverò libri o corsi online di arte, disegno, creatività, illustrazione, che ho letto o seguito e che trovo interessante e stimolante proporre qui. Tutti i libri o i corsi di cui parlerò, sono scelti e comprati da me, perché desidero scriverne in totale autonomia e libertà.)
Fatta questa doverosa premessa, ho seguito da pochissimo questo corso di Kate Sutton su Domestika su come tenere un diario illustrato. Non pensavo di parlartene subito, ma di sperimentare più a lungo, ma è anche vero che è gennaio, un mese di inizi e magari c’è più voglia di iniziare a tenere un diario adesso anziché tra un po’.
E’ un corso facile e veloce, ma pieno di stimoli e suggerimenti pratici per iniziare subito a tenere un diario illustrato. Livello Principiante, si segue online al proprio ritmo, due ore suddivise in tredici lezioni così strutturate:
- UNITA’ 1: presentazione dell’illustratrice che tiene il corso, dei suoi lavori e del suo percorso artistico e delle sue influenze;
- UNITA’ 2: che cos’è un diario di vita illustrato, materiali suggeriti, dove e come trovare l’ispirazione quotidiana e come metterla su carta usando sia disegno che testo;
- UNITA’ 3: questa parte mi è piaciuta molto, si vede Kate Sutton mentre disegna le pagine del suo diario. E’ il vero e proprio making of di una pagina della gratitudine, dei pasti del giorno, di cosa l’autrice ha fatto o visto quel giorno o durante la sua corsa. Mentre le sue mani disegnano, la sua voce consiglia come suddividere lo spazio nella pagina per non farsi sopraffare dall’horror vacui, come usare i colori, come incorporare il testo ai disegni e suggerisce diversi argomenti di cui si potrebbe disegnare nel proprio diario;
- UNITA’ 4: come digitalizzare i propri disegni, rielaborarli velocemente con photoshop (non si impara ad usare photoshop) e come usare i social media per condividere il proprio lavoro.
Ogni unità contiene anche riferimenti per approfondire l’argomento (articoli o libri), link per i materiali suggeriti, esercizi pratici da condividere nel forum, se si vuole.
Un paio di pagine del mio diario
Perchè mi è piaciuto
Personalmente, stavo cercando da tempo un luogo per disegnare senza altro fine che il disegno, sperimentare soggetti, abbinamenti cromatici, tecniche, materiali, stili diversi senza ansia da prestazione, senza dover per forza piacere a qualcuno, senza dover per forza piacere a me stessa. Ormai dipingere è il mio lavoro da 9 anni e questo è bellissimo e mi sento molto fortunata. Ma ultimamente non riuscivo più a divertirmi come all’inizio, condizionata dal “dover fare tutto più perfetto possibile”, dal pensiero che “cavolo, sto avendo abbastanza entrate?” e dalla sindrome dell’impostore. Ero un po’ aggrovigliata. Per sciogliere il groviglio, dovevo prendermi del tempo per sperimentare, giocare con materiali diversi, rivendicare con orgoglio la possibilità di sbagliare. Così ho inserito, tra le mie attività artistiche la cartapesta ed i diorama. Sono meravigliosi, ma richiedono tantissimo tempo! Cercavo anche uno strumento più immediato e liberatorio. Ora sono soltanto all’inizio, ma credo di averlo trovato nel diario illustrato.
Perchè te lo consiglio
Come viene detto più volte nel corso, non importa se non sai disegnare, se i tuoi schizzi non ti piacciono, non importa se sbagli ortografia o grammatica mentre scrivi. Prendersi qualche decina di minuti ogni giorno di journaling è un esercizio di mindfulness: sei proprio lì, nel flusso del tuo disegnare, metti a fuoco ricordi, cose o luoghi che ti hanno colpito, avvenimenti che vuoi fissare nella memoria e nei gesti della tua mano armata di matite o pennarelli. Senza ansia da prestazione, senza dover arrivare in fondo per forza e, aggiungo io, senza che tu debba mostrare ad altri quello che fai. L’ultima unità del corso dà consigli su come condividere il proprio diario sui social, ma non è indispensabile. Certo è bellissimo e gratificante condividere qualche pagina venuta particolarmente bene, ma tenere un diario è un’attività che può essere anche molto intima e di introspezione ed è legittimo desiderare di tenerlo per sé.
Un’altra pagina del mio diario
Perchè non te lo consiglio
In realtà io, se sei curiosa di capire se potrebbe interessare anche a te tenere un diario illustrato, te lo consiglio. Una piccola difficoltà potrebbe essere per qualcuno la lingua inglese, ma a me sembra che Kate Sutton parli molto chiaramente. E poi ci sono i sottotitoli in italiano. Puoi anche impostare la velocità del video rallentandola, se ne senti il bisogno. Inoltre, in molte lezioni, l’ispirazione arriva guardando semplicemente le mani che disegnano. Un’altra difficoltà potrebbe essere questa. Parlandone di questo diario con qualcuno, mi è stato risposto “Piacerebbe anche a me, ma disegno malissimo e mi passa la voglia”. Se hai questo pensiero anche tu, nessuno ti obbliga! E ti capisco. Da un mese e mezzo ho sul tavolino in salotto gomitoli e istruzioni per iniziare il mio primo maglione topdown coi ferri circolari, ma la paura di fare una schifezza mi frena e non ho ancora iniziato. Ma per imparare bisogna fare. Per migliorare bisogna praticare. Se viene male, si disfa. O si cancella. Ma se ci frustra, possiamo dedicarci ad altre attività.
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