Siccome è la prima puntata dell’Immaginort, ti racconto brevemente di cosa si tratta. Se hai già letto l’ultima posta della Tuli o l’articolo precedente in questo blog, puoi saltare questa premessa ed andare subito al paragrafo successivo, quello in cui iniziamo a divertirci! Immaginort è una crasi tra le parole IMMAGINAZIONE e SPORT ed è il nome che ho dato al nuovo progetto per il mio blog. Premessa: per me, l’immaginazione è uno strumento mega-potente. Non si tratta di fantasticare senza senso e senza scopo. Si tratta di allenare il pensiero laterale, osservare da punti di vista diversi, elaborare idee, trovare soluzioni, sperimentare e sì, anche divertirsi. Quindi mi son chiesta come potevo usare il blog per allenare l’immaginazione, per saltare nei disegni come Mary Poppins, diventarne parte rimanendo se stessi e uscendone poi con uno sguardo diverso. Dunque, ogni mese pubblicherò una puntata dell’Immaginort per osservare le cose che ci circondano con uno sguardo creativo, disegnarci intorno, rielaborarle. Ogni tanto, ma meno spesso, ci sarà invece la recensione di un libro o di un corso a tema. Iniziamo?
IMMAGINORT NEL TUO ARMADIO
FASE 1: L’OSSERVAZIONE
Apri il tuo armadio e osserva i tuoi abiti. Come sono fatti, di che materiale e di che colore sono, con cosa stanno bene, certo lo sai già. Ma, stavolta, potresti osservarli facendoti delle domande diverse. Se questo maglione fosse un vaso, cosa ci germoglierebbe? Se questi pantaloni fossero una casa, chi ci abiterebbe? A parte te, chi potrebbe indossare il tuo cappotto preferito? Magari il personaggio di un film o di un libro? Se dovessi dare un nome a quel vestito, come lo chiameresti? Lasciati ispirare dai tuoi abiti, sia per le domande che per le risposte. Poi scegline almeno uno e fotografalo. Tutto intero o solo un pezzo. Non è importante che tu faccia foto belle, che aspetti la luce giusta, a meno che tu non voglia. L’importante è giocarci insieme. Se non riesci a fare le foto tu, puoi usare la mia qui sotto, dovrai accontentarti di un mio vecchio paio di jeans.
FASE 2: DISEGNAMOCI INTORNO
Ora che hai scelto un capo dal tuo armadio, ci hai ricamato domande e risposte fantasiose e l’hai fotografato, stampalo e disegnaci intorno quello che ti sei immaginata. Puoi anche non stamparlo e usare qualche app per disegno digitale. E, se non vuoi scaricare nessuna app, puoi caricare le foto nelle storie di Instagram e usare la funzione “disegna” e anche qualche gif animata. Però, fossi in te, cercherei di stampare le foto, la stampante di casa o dell’ufficio vanno più che bene, perché poi, sulla carta, puoi usare un sacco di materiali. Matite, pennarelli, evidenziatori, penne. forbici, adesivi, collage. Io ho usato acrilici, pennarelli, matite e penna. Anche in questo caso, non importa fare bei disegni, si tratta solo di raffigurare, in modo più o meno stilizzato, più o meno dettagliato, come vuoi, ciò che hai assieme a ciò che hai immaginato.
Per esempio: i miei jeans, usati, prima erano di un’oca, ne ho le prove.
Ci vive una mostrina, è innamorata non corrisposta di Mosfranto, il mostro dal cuore infranto, ma le pene d’amore non la abbattono.
Se fossero in un film, li vedrei bene in un film di Natale dove un folletto dispettoso si divertirebbe a renderli molto, molto pungenti. Meglio controllare le tasche prima di indossarli!
Tocca a te!
FASE 3: DISEGNALI
Questa è forse la parte più difficile, quella in cui provare a disegnare un bozzetto dei tuoi vestiti. Potresti partire da qualcosa di semplice, come una t-shirt o delle mutandine. E aggiungere i dettagli un po’ alla volta, se vuoi: disegni, impunture, bordi ricamati. Siccome non voglio che salti questa parte, che è essenziale per la quarta ed ultima fase, ti aiuto io. Se non ti senti a tuoi agio col disegno a mano libera, puoi stampare questi, disegnati da me per te. E puoi: colorarli, ricalcarli, copiarli, modificarli, ingrandirli, lavorare su tutti o solo su alcuni, aggiungere pezzi tuoi alla collezione. Insomma, sii libera e non preoccuparti se non ti senti brava, provaci, ti sto tenendo per mano, ma puoi provare a fare da sola!
FASE 4: CREA LA TUA PAPER DOLL
Facciamo ancora un altro passo! Usando la Tuli-figurina che trovi nei disegni qui sopra e il suo guardaroba, crea la tua bambolina di carta. Puoi: lasciare tutto in bianco e nero ed aggiungere solo dettagli a penna. Puoi ritagliare e colorare figurina e vestiti così come sono. Puoi ampliare il guardaroba della Tuli-doll con vestiti disegnati da te, perché, a questo punto, dovresti aver fatto un sacco di esercizio nella fase tre, giustooo??! Puoi farle indossare i tuoi vestiti preferiti. Puoi incollare, al posto della faccia, una tua fotografia e vestirti come vuoi. Io, per esempio, mi sono disegnata un tubino, che dovrebbe essere un must have di ogni armadio che si rispetti (si dice così?) e invece non l’ho mai avuto, ma la mia controfigura di carta adesso ce l’ha. Usa tutto quello che vuoi: penne, pennarelli, acrilici, tempera o acquarelli, matite, pastelli, lustrini e paillettes. C’è solo una regola: divertiti un sacco e non metterti limiti! Tuta da sub, coda da sirena, ali di farfalla…
Un paio di consigli:
- nella quarta fase, potresti usare un cartoncino più spesso rispetto ad un leggero foglio da stampante, per rendere più robusta sia la bambolina che i suoi abiti;
- le misure dei vestiti che ho disegnato sono proprio giuste giuste per la figurina, ti consiglio di tagliarli stando un po’ esterna rispetto ai bordi e di rifinirli in un secondo momento;
- per disegnare i tuoi vestiti in modo che vadano bene alla figurina, stampa di nuovo la bambolina, ritagliala e usala come manichino bidimensionale per farle abiti su misura;
- non ho disegnato le classiche linguette di carta che hanno solitamente i vestiti delle paper doll per essere agganciati perché, in questo caso, in cui ci sono vari elementi da usare contemporaneamente, mi sembrano ingombranti. Se ti trovi meglio, aggiungile tu! Io invece, per attaccare i vestiti alla figurina in maniera non permanente, ho usato dei piccoli pezzetti di washi tape sul retro.
E così, siamo partite dall’osservazione della quotidianità, l’abbiamo portata in una dimensione immaginaria e poi riportata qui in una nuova forma. Spero tanto che tu ti sia divertita e, se ti va, condividi questo articolo e mandami una foto dei tuoi primi esercizi di Immaginort nel tuo armadio!
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