OVVERO: le acque chete cambiano la parete
OVVERO 2: lui, lei ed un progetto a lunga realizzazione
Credo di aver iniziato più o meno 5 anni fa col primo: “Amore, mettiamo la carta da parati da qualche parte?” ricevendo questa prevedibile e laconica risposta: “No”. Ed io accantonavo, TEMPORANEAMENTE.
Certi progetti richiedono lentezza e che i tempi siano maturi.
Passato un annetto, ci ho riprovato: “Amore, mettiamo la carta da parati da qualche parte?” E lui: “No, è da vecchi, mi ricorda la casa vecchia dei miei” (dove c’era una carta da parati orribile cremina e marroncina, n.d.A.). Invano cercavo di fargli cambiare idea: “Ma adesso il mercato delle carte da parati è tutto cambiato, guarda! Vedi come sono moderne e colorate, danno un sacco di personalità ad un ambiente!”. E gli mostravo siti e riviste. Lui: “No, non mi piace”.
Ma intanto io ordinavo campioni di carta da parati e ci facevo lavori più piccoli (come questo o questo), seminando qua e là messaggi nemmeno troppo subliminali.
Con pazienza, l’anno dopo: “Dai amore, mettiamo la carta da parati in salotto!” Lui: “No, è soffocante!” (e forse voleva dirmi: “Tesoro mi avresti un attimino scassato i maroni con sta carta”), ed io fingevo di non cogliere: “Ma non è soffocante, non dobbiamo mica tappezzarci tutta la stanza, basta una parete sola!”
Sapevo che non era ancora pronto e che era meglio dedicarsi ad altri lavori, come il restyling del bagno brutto (questo) o la realizzazione. dietro il tavolo da pranzo, della wall moodboard, che è, molto semplicemente, una rete da massetto appesa alla parete a cui attaccare stampe-cartoline-boiatine con le mollette. (Puoi vederla qui)
Nei successivi due anni, ogni tanto mi mettevo lì vicino a lui sul divano, mi guardavo un sito di carte da parati e con dolcezza giravo lo schermo verso di lui chiedendogli: “Ti piace questa? E questa?”
All’inizio, te lo dico, son sincera, era tutto un: “No”. E poi c’era quell’altro là, il suo amico, l’idraulico a piedi nudi (il marito di Laura), che gli dava ragione. Io e Laura ci scambiavamo foto di stanze meravigliose con carte da parati di tutti i tipi accompagnandole da esclamazioni estasiate: “Oooooh ma guarda questa che bella!” e: “Oooooh a me piace di più questa”, tra le occhiate perplesse dei due XY.
Ma poi… poi ho ereditato i famosi mobili della zia. E casa nostra sembrava una discarica, con mobili variamente ammucchiati.
Ora, dovete sapere che il Tulimarito è uno preciso. Non gli piace il casino. Lui sarebbe un tipo molto minimal. Si troverebbe bene in una di quelle case dove il massimo della decorazione è una mensola in legno grezzo sbiancato, con un vaso piccolo e semplice e un rametto con una foglia e forse una bacca. Ma forse anche senza bacca. O senza ramo. O senza vaso.
Sfortunatamente per lui, si è innamorato di me che non sono molto minimal (eufemismo). Ed ha avuto due figli che quando entri in camera loro, sopratutto quella del Piccolo-non-più-tanto-piccolo, sembra di entrare nella casa di Dorothy Gale del Kansas dopo che è precipitata nel regno di Oz.
Moglie non molto minimal+figli casinari+mobili accatastati everywhere=l’uomo preciso era irrequieto. ERGO i tempi erano maturi per la carta da parati.
Una moglie saggia sa aspettare (sì, mi sto dando della saggia da sola).
Con l’occasione di voler sostituire i mobili di Ikea con dei mobili con una storia, era necessario un makeover. Era il momento di affondare il fendente fatale nelle piaghe dell’irrequietezza tulimaritali e di proporgli un progetto per la camera da letto a cui non poteva dire di no!
Abbiamo scelto insieme la carta su questo sito.
E poi lui, che non so se te l’ho detto, è uno molto preciso, si è studiato per filo e per segno tutte le istruzioni su come applicare la carta. Le istruzioni sono fatte BENISSIMO e ve le consiglio CALDAMENTE perchè applicare la carta da parati richiede molta attenzione, pazienza e precisione. Le trovi QUI. Se hai in mente di cimentarti in questo lavoro, salvati il link, è una vera manna!
Poi, con le nostre magliette dai superpoteri, in un afoso sabato di aprile, abbiamo aperto il cantiere:
E nel giro di qualche ora, avevamo finito la nostra bella parete! Il lavoro di squadra è stato FONDAMENTALE. Seguire le istruzioni e tutte le raccomandazioni presenti nel link che vi ho dato, è stato DETERMINANTE per un lavoro ben riuscito. Perchè, guarda qua, per esempio, guarda i punti indicati dalle frecce:
Applicando la carta da parati ci siamo accorti che la parete è storta! Che in cima è più stretta e sotto è più larga! Perciò, se ti dicono di usare il filo a piombo, USALO. Che poi se attacchi la carta storta è un casino.
Ma la cosa più bella, la soddisfazione più grande, non è la carta, è stato mio marito, che alla fine, sprofondando soddisfatto nel letto e ammirando il nostro lavoro, mi ha detto: “Avevi ragione”.
E i più contenti, indovina chi sono?
lacasaimperfetta dice
😀 😀 😀 Mi fai morire! Sto lavorando anch’io ai fianchi mio marito per lo stesso motivo… ho perfino scritto un post sul mio blog sulla carta da parati per il bagno di Wall&decò… per un attimo mi pareva di avercela fatta: aveva persino iniziato a scegliere quale parato mettere e poi, non so come, una brusca virata su una parete grigia!
Ho deciso di lasciar decantare un attimo il tutto e di ritornare all’attacco dopo un incontro con un’esperta di feng-shui. Vediamo un po’ come va a finire!
(bellissimi i comodini!)
Anna dice
Arriverà anche per te il momento giusto, lo so!!! Intanto tu continua a lavorare quei fianchi lì, ahahahahaha. Poi fammi sapere eh!
Barbara dice
Bellissima! Mi piace l’effetto!!!
Laurix dice
Ahahah ?! E adesso che anche l’idra È capitolato, sono io che non so decidermi!
lara pignotti dice
ho appena ordinato dei campioni dallo stesso sito… x il dietro vasca! non vedo l’ora che arrivino, e anche io sto lavorando sul convincimento da 1 annetto 🙂
Anna dice
Uhhhhh figo! Poi se ti va fammi vedere! Non c’è il problema dell’umidità/vapore/calore, secondo te?
Anna dice
Uuuuuuh figo! Mi farai vedere, se ti va? IN bagno dici che non c’è il problema di umidità/calore/vapori?