Sabato scorso ho avuto la fortuna ed il privilegio di far parte del blogtour che ha percorso i padiglioni di Homi, il salone degli stili di vita, a Milano. Per me è stata un’esperienza preziosa, perchè, per la prima volta, ho sentito parlare direttamente le aziende o un loro addetto stampa, anzichè semplicemente guardare, acciuffare un catalogo e passare allo stand successivo.
Eravamo un gruppo ciarliero e sorridente, felice di rivedersi o di conoscersi finalmente dal vivo. Poi siamo entrate e, man mano che procedevamo, mi sentivo sempre più travolta da raffiche di bellezza, di vero made in Italy e di “saper fare”. E mi sentivo sempre più piccola e consapevole di essere di fronte a modelli inarrivabili. Allora sono passata in modalità “spugna” perchè ho realizzato che, oltre all’innegabile bellezza o praticità di tanti prodotti, c’erano persone ed idee da cui assorbire il più possibile giacchè potevano insegnarmi molto.
Per esempio la “mamma” di Progetti, azienda brianzola leader del made in Italy e famosa in tutto il mondo, ci ha raccontato soprattutto dei suoi orologi, della ricerca della massima qualità dei materiali e della loro lavorazione con tecniche semiartigianali, del felice matrimonio con tanti designer di tante età e della loro storia. Usano diversi materiali, ma il preferito rimane sempre il legno, perchè nacquero mobilieri, poi il settore del mobile non funzionava abbastanza e si sono reinventati in un design fantasioso con enorme successo:
Di Lella Bernini (questo è il suo nome) voglio ricordare il dinamismo, la capacità di reinventarsi e di capire subito quando è il caso di farlo, l’apertura e la possibilità di collaborare. L’ orgoglio e la ricerca. Non serve essere grandi e meravigliose aziende per fare propri questi principi. Nel nostro minuscolissimo quotidiano, possiamo aspirare sempre a fare il meglio che possiamo, a studiare continuamente, a ricercare continuamente, non stancarci, non fermarci, non demoralizzarci quando qualcosa (o tanto) non funziona.
Dicevo: l’orgoglio. Nella sua accezione più che positiva: dignità e fiducia nelle proprie capacità. L’ho assorbito con emozione presso lo stand delle coltellerie Berti, e mai avrei detto che un coltello potesse raccontarmi tanto.
Lo vedi sulla lama, cosa c’è scritto? Artigiano G.B., artigiano A.S.
Perchè ogni coltello Berti è prodotto da un solo artigiano: chi lo inizia, lo finisce. E porta la sua sigla. E’ il valore della tradizione, del saper fare, è il riconoscimento a mani consumate e callose, magari ruvide al tatto, ma sensibili alla bellezza e alla cultura. E mi sono sentita orgogliosa anch’io di loro, che portano avanti con tenacia e tradizione il vero made in Italy che ci ha resi famosi in tutto il mondo.
Me lo voglio ricordare, quando, soprattutto in questo periodo, sono in tanti a lamentarsi, ad essere disillusi e scoraggiati. Ma cosa possiamo fare noi, nel nostro minuscolo quotidiano? Convincerci che sappiamo essere capaci di dare tanto e di pretendere tanto. Non è bellissimo?
Per oggi mi fermo qui, ma la settimana prossima, ti racconterò cosa ho imparato da un’agronoma e da una bottiglia, sperando di riuscire a trasmetterti quello che ho assorbito!
laManu dice
Bellissimo post Anna, hai dato anima alle parole sentite e agli oggetti che hai visto!
Anna dice
Grazie Manu, spero di averlo fatto un pochino!
Luana dice
Unica come al solito! 😉
Anna dice
ma vaaaa… Grazie Lu!
Valeria Pilud dice
Ciao Anna quel che scrivi mi ha colpito tanto. Il tuo messaggio è forte e chiaro, mai mollare, mai scoraggiarsi! Sempre bello leggerti, un abbraccio! Valeria
Anna dice
Grazie Valeria, sono contenta! Un abbraccio a te :*
lideagrafica dice
E’ sempre un piacere leggerti… Sei riuscita a farmi vedere una fiera con occhi completamente diversi! 😀
Anna dice
Ciao Cateeee! grazie :*
Manuela Pinkfrilly dice
Mi hai emozionato parlando dei coltelli, mi sono immaginata proprio quel mani che con fatica e passion danno vita a un oggetto così quotidiano per tutti. Che belle le vostre testimonianze e il sentirvi emozionate e arricchite. Un abbraccio
Anna dice
Grazie Manuela, ti abbraccio anch’io!
elenacattaneo dice
Ciao Anna, belle e appassionate le tue parole, volevo solo aggiungere che la “mamma” di Progetti si chiama Lella Bernini! a presto, Elena
Anna dice
oooh grazie, lo metto subito!
Alessandra dice
Oltre la bellezza, nel cuore del made in Italy: grande Anna.
tulimami dice
Bacio!
Lallabel dice
E’ come se fossi venuta anche io a curiosare con te. Bravissima!
Federica dice
Che bello seguirti!
Anna dice
Grazie Federica!
casa al 21 dice
Oooooooh! I coltelli con le iniziali, non più il corredo della nonna ricamato con le proprie iniziali. W L’ARTIGIANATO!
Anna dice
Viva! (ma credo che anche certi corredi della nonna, quelli tutti di lino bianco con discreti bordini ricamati, siano bellissimi )