Spessissimo ricevo domande sul mio lavoro e sul come ho fatto a mettermi in proprio. E siccome spessissimo quello che si legge in giro è la lamentela (troppe tasse, concorrenza in nero sleale, difficoltà a star dietro a tutti i cambiamenti delle varie “finanziarie”, ecc…), tra le cose che mi sento chiedere più spesso, ci sono queste due: sei pentita? Lo consiglieresti anche a me?
Se rispondere alla prima è facilissimo: “No, non sono per niente pentita, anzi, sono assolutamente felice ed appagata dalla mia scelta, la rifarei mille volte e non tornerei indietro”, rispondere alla seconda non è altrettanto semplice. Perchè ogni mestiere è diverso, ogni persona è diversa, ogni esperienza è diversa. Quello che per me è facile ed immediato può essere un grosso problema per qualcun altro. E viceversa, quello che per me è una preoccupazione, può essere vissuto con gran serenità da qualcun altro. Quindi ho pensato di scrivere due post andando a toccare diversi aspetti del mio lavoro: stavolta parlerò delle 4 cose più difficili secondo me. In un prossimo post, invece, le 4 cose più belle! (poi tu, se ti va, fammi sapere se ti interessa questo filone e se desideri approfondire qualche argomento riguardante il lavoro in proprio come artigiana).
Pronta?
- Riuscire a fare tutto. Essendo una One Woman Brand (mi piace definirci così, noi donne microimprenditrici), devo fare da sola tantissime cose. Non si tratta unicamente di disegnare una collezione e realizzarla. Ma fotografarla, raccontarla, spiegarla. Seguire ed assistere una cliente intenzionata all’acquisto dall’inizio alla fine. Pensare al packaging ed alla spedizione. Seguire la contabilità. Studiare e tenermi aggiornata. Usare i social. Scrivere la newsletter e questo blog. E mille altre cose. In un’azienda grossa, ognuna di queste mansioni può essere affidata ad un’unica persona oppure ad un collaboratore esterno. Una One Woman Brand deve trasformarsi nella dea Kali. Io, te lo dico con sincerità, certe giornate mi sento fumare il cervello per tutti gli ingranaggi che devono muoversi! Anche perchè non si può essere bravi ed efficienti allo stesso modo in ogni aspetto e questo può generare un senso di affanno ed inadeguatezza. Allora mi ripeto come un mantra una raccomandazione in greco, sigà sigà, che significa piano piano. Che è un po’ come il Keep calm, ma che è molto più positivo perchè richiama alla mia mente mari turchesi e cieli azzurrissimi.
- La burocrazia (e i conti in particolare). Posso dire che la odio? E’ più elegante se dico che la detesto? Mi viene l’ansia da scartoffie. La scartoffiefobia. Anche se son scartoffie belle! (cioè le fatture e le ricevute in entrata ehehehe). Perciò ho delegato tutto al sig. rag. Tulimarito. Sono fortunata perchè ho un contabile in famiglia, ma quando serve la mia presenza, vorrei nascondermi! Per stare con l’anima in pace, a me basta avere un’idea generale e sapere se sta andando tutto secondo business plan (quello invece non è noioso nè ansiogeno, è divertente! Se tu hai l’ansia da Business plan, ti consiglio il libro che ha guidato me le prime volte, è scritto apposta per right brain super creativi come il mio: The Right brain business plan).
- Gestire le spedizioni (non il packaging, che adoro! La spedizione). Questo è l’aspetto che più di tutto, periodicamente, mi innervosisce. Perchè prima spedivo con il servizio pubblico e ho avuto in più occasioni un disservizio. Poi avevo trovato un corriere superfigo con cui mi trovavo benissimo, ma ad un certo punto ha iniziato a cambiare rotta e non mi son trovata più così bene. Poi ne ho trovato un altro con cui mi troverei anche bene, ma ha un customer-care che lascia a desiderare (il customer in questo caso sono io). Io vorrei essere tranquilla, affidarmi sempre allo stesso fornitore ed avere sempre lo stesso efficiente servizio. La ricerca e la gestione del servizio di spedizione la delegherei volentieri a qualcun altro. [Postilla: invece, sai chi è sempre carino? L’incaricato al ritiro dei pacchi. Ho sempre, sempre trovato persone gentilissime, sorridenti, puntuali. E, come sempre, è vero anche qui: sono le persone a fare la differenza]
- Quando sbaglio con una cliente, che per me, lo sai, è una Tuliamica, la prendo malissimo. Perchè a lei tengo davvero tanto. Ecco, emotivamente è questo il mio ostacolo più grande e per fortuna mi è capitato pochissime volte, di fare errori. Gli errori che ricordo, in questi 4 anni, li posso contare sulla punta di una mano (ho mandato una barchetta coi colori sbagliati… ho sbagliato il nome… ho spedito una collana anzichè una spilla…). Lo so, lo so che siamo umani e che tutti sbagliamo. Lo so, lo so, che solo chi non fa niente non sbaglia mai. E so anche che sono tutti errori “piccoli”, a cui è sempre stato possibile rimediare con gioia della tuliamica e conseguente rilassamento mio. Ma mi scoccia da matti! Mi dico “Cavolo, dovevo stare più attenta! Cavolo, è vero, dovevo fare così e non colà…” Insomma, mi rimprovero un tantino. Per fortuna le tuliamiche hanno un cuore gentile e comprensivo ed anche spiritoso ed è da loro che inizierò a parlare la prossima volta, perchè una delle cose che mi piace di più in assoluto del mio lavoro, sono proprio loro!
E tu, cosa trovi più difficile? O cosa ti preoccupa di più, se hai in mente di fare il salto?
Cristina dice
Che bel post! Grazie!
Per me la cosa più difficile è dar il giusto prezzo a quello che creo. Tendo sempre al ribasso… Non mi valorizzo abbastanza
Un carissimo saluto Cristina?
Anna dice
Se può consolarti, è un problema comune…
Elsa dice
Ciao! Post che arriva proprio nel momento in cui sto iniziando a lavorare al mio progetto…ero partita con una strategia, ma alla fine non mi convinceva. Ora sto provando con un’altra, iniziando in punta di piedi perché comunque ho il mio lavoro a tempo indeterminato che me lo consente. La paura attualmente è “e se quello che scrivo/faccio viene preso come la scoperta dell’acqua calda?” o “qual è il passo successivo corretto?” E così via…insomma campionessa di pippologia pure io!
Daniela dice
Grazie Anna per la tua condivisione.
Io ho pensato di fare il salto, ma ho paura di non essere in grado a gestire tutto. I prezzi giusti, la comunicazione, la famiglia… aspetto le cose più belle e intanto continuo a meditare! Ciao, ciao!
Daniela
Anna dice
Ciao Daniela!!! Non so se può rassicurarti ma avere tante paure è normale, ma son sicura che piano piano troverai una risposta per tutto!
Luisa Trincheri dice
Grazie del post, semplice ma efficace. Io al salto ci penso da sempre e ora con tre figli, il mio lavoro full time e senza routine sembra impossibile…. invece ho deciso di muovermi pianino e raccogliere tutte le info. Entro un annetto al massimo due o inizio o ci metto la leggendaria pietra sopra.
Anna dice
Luisa mannaggia scusami ma il tuo messaggio si era nascosto tra quelli da approvare! Pian piano, ma dandosi una data, mi sembra l’atteggiamento più giusto, vaiiiii!
Luisa dice
???ti voglio bene lo stesso ?????