Da quando ho raccontato che la mia parola dell’anno, quest’anno, è Cuorcontento, ho ricevuto molti messaggi bellissimi e dolcissimi ed in tanti di essi era contenuta questa domanda: ma come fai ad essere sempre contenta? Dove trovi tutta questa energia e buon umore?
Ma il presupposto è sbagliato. Io non sono sempre contenta. Mi capita di sentirmi triste, scoraggiata, nervosa, arrabbiata, stanca, offesa, delusa, preoccupata, malinconica… l’obiettivo della parola dell’anno non è farsi andare sempre tutto bene e fingere che sia sempre tutto meraviglioso.
L’obiettivo è avere un punto di vista diverso nei confronti di ciò che è negativo (in sostanza o solo all’apparenza). Così ho pensato: e se quest’anno dedicassi un post al mese proprio a questo argomento? Potrei inaugurare una nuova rubrica, per raccontarti come faccio, quali percorsi mentali seguo e dirti se funzionano e sono davvero efficaci oppure no.
Gli argomenti che mi vengono in mente sono tantissimi! Quindi inizio oggi con il primo e lancio la mia nuova rubrica:
CUORCONTENTO COACHING
Che, nella sua prima puntata, ha per argomento la scelta del proprio punto di vista e delle proprie parole OGNI GIORNO.
OGNI GIORNO è importante, farlo quando capita o quando ci ricordiamo non ha la stessa efficacia.
Ci hai fatto caso anche tu, a quanta gente si lamenta di tutto? Ovviamente parlo di piccole cose, non di problemi gravi ed importanti (chè quando ti capitano quelli, tutto il resto assume una nuova prospettiva, ma dobbiamo aspettare di avere un problema serio per cambiare? ) E ci hai fatto caso di quanta influenza abbiano sul tuo umore e sul tuo atteggiamento le parole degli altri?
E guarda come ha parcheggiato quello, e che palle è lunedì, e che noia la pioggia, e che barba stasera mi tocca stirare, e che palle è lunedì, e che imbroglione il fruttivendolo mi ha dato un pomodoro ammaccato, e che fila lunga alla cassa, e che palle è lunedì…
povero lunedì, ma da quando è diventato il capro espiatorio di tutti i giorni della settimana? E da quando, di ogni cosa, abbiamo deciso di guardare sempre e solo la faccia brutta?
Eppure, basterebbe solo cambiare il punto di vista.
Per fortuna che non sono l’unica che è impedita a parcheggiare, fratello che hai parcheggiato male, dammi il cinque… che bello che piove, la siccità è stata davvero tremenda l’anno scorso… sai che faccio? Inauguro la settimana dei vestiti stropicciati e stasera non stiro!… dai che col pomodoro ammaccato e i pelati ci faccio un sughetto… mentre aspettiamo alla cassa facciamo un gioco? Proviamo ad indovinare che persone ci sono in fila in base alla loro spesa? (vegano… festa di compleanno… food blogger… )
E poi, il lunedì. Ma tu, l’hai sempre trovato così antipatico? O hai cambiato idea perchè tutto dicono che è palloso?
Io ho deciso che mi sta simpatico perchè nessuno gli vuole bene. Ma anche io per un periodo (breve, per fortuna), mi sono fatta condizionare da tutti i “che palle è lunedì” che sentivo in giro. E anche io ho pensato qualche volta “Che palle è lunedì”. Eppure, ogni lunedì ci regala un inizio. Non è figo, già soltanto questo? E perchè, poi, dovrei concentrarmi solo sulle noie ed i fastidi che mi toccherà affrontare quel giorno, quando invece ci sono anche tante cose belle? O, vedi sopra, posso guardare quelle noie e quei fastidi da un altro punto di vista?
Io, credo sia solo questione di attenzione e di allenamento. Attenzione, perchè è molto facile sottolineare le cose che non funzionano e dare per scontate quelle che invece vanno via lisce e sorridenti. Invece, a me piace un sacco questa frase di Kurt Vonnegut (a me, l’ha fatta conoscere Nerina) “quando siete felici, fateci caso”, perchè porta l’attenzione proprio lì dove stiamo bene. E allenamento, perchè le abitudini (anche quelle negative), si attaccano alla pelle come cozze ostinate e fameliche e lo so bene che non è facile guardare le solite cose con occhi diversi.
Perciò, ti propongo un esercizio.
Lo puoi fare per il lunedì o per qualunque giorno della settimana, anche ogni giorno e per tutti i giorni che vuoi e possiamo intitolarlo:
“Oggi sono contenta perchè…”*
Ti prendi 10 minuti, un quarto d’ora, ti siedi col tuo bel cappuccino o tè o quello che vuoi ed inizi a pensare a tutte le cose belle (anche quelle piccolissime) che costellano la tua giornata da quando ti svegli a quando vai a letto. Io scommetto che ne troverai un sacco!
Inizio io?
Al mattino appena svegli ci facciamo le supercoccole nel lettone (che è uno dei miei momenti preferiti in assoluto). Poi ho il corteo che mi accompagna in cucina (il cane ed il gatto, che reclamano a gran voce le loro crocchine golosine e letteralmente mi sospingono verso la cucina e mi vien sempre da ridere). E poi c’è il mio fighissimo spazzolino da denti (se segui la rubrica dei consigli contenti su stories sai di cosa parlo). E poi c’è quel rossetto nuovo da inaugurare e nel Tulilab mi aspettano un sacco di bei lavori, tra cui quel biscù personalizzato che mi emoziona tanto perchè è legato alla storia di una grande amicizia. E poi, che culo!, a pranzo son da sola così posso farmi la minestrina come piace a me e che non piace a nessun altro perciò non la faccio mai. E posso vedermi un pezzetto di quel documentario sulle tiny house…
E via così.
A cosa serve?
Serve a ricordarci che anche nelle giornate più difficili, quando ci fanno arrabbiare, o facciamo un errore madornale, o quella cosa che speravamo si realizzasse non è successa, o ci sentiamo in colpa perchè avremmo dovuto… (riempi tu), ecco, anche in quei giorni lì, ci sono delle cose buone. A volte sono solo cose piccolissime, potrei anche dire che sono insignificanti. Ma possono essere minuscole ancore di salvezza.
Funziona?
Sì, secondo me funziona, altrimenti non te lo proporrei! Io sono un po’ così di carattere, mi viene facile essere positiva e propositiva, non voglio fingere con te che questo sia uno sforzo, per me. Ma uno dei miei figli tende a farsi condizionare da ciò che, secondo lui, è negativo. Per esempio, gli scoccia moltissimo doversi alzare presto per andare a scuola. Fa-davvero-molta-fatica. Allora io lo aiuto a vedere le cose sotto un’altra prospettiva. Dai che prima inizia e prima finisci. Se iniziassi alle 9, ti toccherebbe stare a scuola fino alle tre. Dai che oggi c’è storia… o musica (due materie che gli piacciono tantissimo). Dai che a ricreazione ti metti d’accordo con Giovanni per vedervi venerdì. E così via. Così, alla fine, anche se non è contento di alzarsi presto, è contento di cominciare una nuova giornata. Lo vedi, com’è diverso? Che se pensasse: cavolo fuori alle sette e venti fa freddo, accidenti poi c’è verifica di grammatica, che tristessa oggi per merenda ho la banana, non farebbe che rafforzare una visione negativa della sua giornata?
*E quel foglio bello sui cui tu hai fatto l’esercizio, Tuli, dove lo trovo?
Se sei iscritta alla Tuliflix, la mia newsletter, lo troverai proprio lì, l’ho preparato per te apposta per l’esercizio: è delicato e fiorelloso, perchè, se la carta è bella, scrivere riesce ancora meglio. Ti arriverà il 5 marzo con la solita e-mail!
Il suggerimento in più
Un buon allenamento è partecipare a #imercoledìdellepiccolecose, della mia amica Laura Vivereapiedinudi, che ogni mercoledì raccoglie sulle sue instagram Stories le piccole cose che ci rendono felici.
Mi sono accorta che mi sono dilungata, è un argomento che mi appassiona e spero di averti dato qualche buon suggerimento. Il mese prossimo parlerò invece del contrario, cioè di come affronto le emozioni negative, che, come t’ho detto, ci sono eccome!
Federica dice
>Tuli-Cuorcontenta sei riuscita ad esprimere a parole la mia filosofia emozionale. NON E’ CHE SE BRONTOLIAMO PER OGNI COSA CHE CI CAPITA (COMPRESO IL FATTO CHE ARRIVI IL LUNEDI’!!!!) LA VITA DIVENTA PIU’ SEMPLICE!!! Diffondiamo il verbo. Vedrai che qualche risultato lo otteniamo!!!!
Non vedo l’ora che arrivi la newsletter!!!!
ELENA dice
Leggo questo post oggi che per me sembra essere una giornataccia e in effetti funziona! Grazie di ❤ per avermi donato un po’ di gioia !!
Anna dice
Dai che figata, grazie a te!