OVVERO “il suo nome è mai più” (o forse no)
Ti ricordi che ho ereditato alcuni mobili da una zia e che avevo iniziato un extreme makeover domestico prima dell’estate? Tra i mobili a cui ripensare, c’era anche questa cassapanca, bellissima, ma troppo scura per i nostri gusti (lo so, lo so, che depressione la camera! Ma ora è taaaaanto più bella):
Dovevo scegliere: la ridipingo o la svernicio? Coloro o riporto il legno al naturale? Siccome avevo appena sverniciato il comodino (esaltandomi tantissimo, ti ho spiegato come ho fatto qui), ho deciso di sverniciare anche la cassapanca, visto che poi sarebbe diventata il “comodino” dall’altro lato del letto.
Ebbene, te lo confesso: è stata un’impresa! Avevo sottovalutato le dimensioni della cassapanca, la difficoltà di raggiungere alcuni punti e soprattutto l’enorme quantità di polvere che avrei fatto. Hai presente Julia Roberts in Pretty Woman, quando è al ristorante, le sguscia via l’escargot e lei esclama: “Stronza lumachina”? Ecco, io ho passato tutto il tempo a borbottare “Stronza polverina”!
Ragazza, se puoi, fallo all’aperto, un lavoro del genere. E se non puoi, come me, sposta gli altri mobili. Oppure coprili, ma copri tutto! T U T T O. Perché la perfida polvere marrone si posa OVUNQUE. Ammanta ogni cosa, ma non come una coltre di candida e romantica neve, bensì come le mefitiche esalazioni di Mordor!
E rassegnati ad utilizzare questi 3 strumenti fondamentali:
- pazienza;
- olio di gomito;
- bicipite che Mr Muscolo l’idraulico gel è un principiante, perchè lo sverniciatore da solo non mi è bastato, e nemmeno lo sverniciatore + la levigatrice. E’ servita anche tanta, ma tanta, carta vetrata. Alla fine del lavoro, avevo un bicipite con cui, credo, avrei potuto piegare una sbarra d’acciaio!
Insomma, finchè ero lì che carteggiavo e smadonnavo, pensavo anche “Basta, mai più sverniciare un mobile così grande! Ma quanti cavolo di metriquadri sto grattando? Mi vengono le braccia diverse, una ipertrofica e l’altra no, buahahahahaha”. Ci ho provato, a carteggiare con la sinistra: sembrava stessi accarezzando il gatto!
Questo non sarà l’ennesimo post che ti spiega tutti i passaggi su come sverniciare, perchè, oltre ad averne già parlato, ne trovi moltissimi online. Ti faccio un breve riassunto, cercando di rispondere a molte domande che mi sono arrivate:
- ti ho già detto di proteggere tutto il resto dalla polvere? Copri tutto!
- Proteggi anche te stessa: guanti, occhiali di plastica, mascherina (ché lo sverniciatore è tossico e la polvere, dicevamo, è bastardissima)
- Fatti consigliare il prodotto più adatto in un colorificio competente. Non comprarli online per risparmiare pochi euro, il know how ha un valore! Puoi fare una fotografia del tuo mobile, o addirittura, se si può, togliere un’anta o un cassetto, e poi portare foto e/o cassetto in colorificio dove ti sapranno sicuramente indicare i prodotti e gli attrezzi più adatti per realizzare il lavoro che hai in mente. Io ho usato QUESTO sverniciatore, la spatola, la levigatrice, la carta vetrata;
- se hai paura di rovinare il legno, io posso dirti che, nella mia esperienza, lo sverniciatore non lo rovina (mentre la soda caustica potrebbe farlo, ma è un metodo che non ho provato). Quella che sicuramente potrebbe rovinare il legno è la carta vetrata, se la grana è troppo grossa o se carteggi con troppa forza, potresti graffiarlo. Quindi, torno al consiglio 3: fatti consigliare i prodotti più adatti in un colorificio competente!
- pulisci e sgrassa bene il tuo mobile prima di iniziare;
- quando applichi lo sverniciatore, procedi per piccole zone, perchè agisce presto e presto asciuga: svernicia un pezzo alla volta. Lo sverniciatore si applica col pennello e si toglie con la spatola;
- una mano di sverniciatore non mi è bastata, me ne sono servite due;
- e poi levigatrice come se non ci fosse un domani. Vai con ordine: parti da un angolino e vieni avanti. Controlla e ricontrolla: non so come mai, scappa sempre qualche pezzetto di superficie!
- e poi: carta vetrata, la parte più bicipitosa di tutte. Però il bello è che ormai, quando sei arrivata a questo punto, lo vedi già com’è il legno sotto, e sei tutta emozionata perchè è bellissimo e puoi iniziare ad immaginarti come starà quel mobile in quell’angolino, e la storia bellissima che racconterà;
- per raggiungere le parti più difficili, io strappo un pezzetto piccolo di carta vetrata e lo arrotolo attorno ad una matita: così riesco a grattare anche vicino a certi spigoli piccoli, come attorno alla serratura, dove ho grattato a metà perchè mi sembrava più bello lasciare qualche ombra:
- Ti stai chiedendo se ho sverniciato anche l’interno? Il lavoro sarebbe stato più completo. Il mio buon consiglio è: fallo! Ma no, vostro onore, lo confesso: non ho sverniciato l’interno, perchè ne avevo più che abbastanza dell’esterno!
- Poi devi pulire nuovamente tutte le superfici. E lasciar asciugare.
- Ultimo step: la finitura. Vernice o cera come preferisci.
E poi basta, puoi goderti il tuo fighissimo mobile nuovo:
AAA ATTENZIONE: se vuoi cambiare il colore del tuo mobile NON è necessario sverniciarlo in questa maniera! Puoi carteggiarlo e poi applicare una mano di cementite prima del colore (come spiego QUI) oppure usare la pittura gessosa che non richiede una base prima dell’applicazione (come racconto QUI)
PS: dunque, davvero non svernicerò mai più un mobile così grande? Falso! Perchè, passata la fatica, la soddisfazione è troppa!
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