Ogni mattina, nel paese del Sol Levante, Fugu il pesce palla si svegliava. Aveva la scorza piena di aculei e la carne velenosa. Quando si arrabbiava, si gonfiava , i suoi occhi sembravano schizzare fuori dalle orbite e le sue spine si stagliavano dritte come lance. Ma, a discapito del suo aspetto minaccioso, aveva un carattere dolce e delicato. Il suo più grande desiderio era poter andare sulla terraferma nel periodo della fioritura dei ciliegi, accoccolarsi sotto gli alberi e contemplare beatamente i fiori. Ma un pesce non può sdraiarsi sotto gli alberi, così Fugu, ogni mattina di primavera, si avvicinava alla costa il più possibile, metteva fuori la testa dalla superficie e strabuzzava gli occhi, per guardare almeno da lontano, sospirando. Fuji, il monte sacro, si accorse che tra le piccole increspature del mare si affacciava questo pesce tenero e buffo e leggeva il suo desiderio. Lui, i fiori, li guardava dall’alto. Così una mattina, poco prima dell’alba, iniziò a soffiare verso il mare, come aveva imparato a fare dal vento ed il suo soffio portava i fiori di ciliegio, che si chiamano sakura. Quando Fugu sporse la sua testolina dall’acqua, quel giorno, sopra di sé, il cielo era rosa. I petali lo sfioravano ed erano morbidissimi e l’aria aveva un profumo delicato. Fugu si sdraiò sul filo dell’acqua a pancia in su e rimase a guardare verso l’alto, ondeggiando per la corrente e per la brezza leggera, guardando i sakura volteggiare su di lui. Il suo cuore non era mai stato così felice. Il monte Fuji, da lontano, sorrideva.
Questa favola è per presentarvi i tre nuovi nati in casa Tuli, sono Fuji, Fugu e Sushi e siccome è evidente che vengono dal Giappone potete rivolgervi a loro chiamandoli….. Bisuku-san! Sono due collane ed una spilla e li trovate nello shop, tra i biscù collane e i biscù spille (poi nulla vieta di cambiargli funzione, su richiesta la collana può diventare spilla e viceversa)
Ma Tuli, se vengono dal Giappone, significa che abitano in case giapponesi? Certo che sì! E quindi hanno un packaging tutto loro: per andarli a trovare non dovrete aprire la bella porta dei Biscù che ormai vi è familiare, ma dovrete far scorrere la tradizionale parete in legno e carta, stando ben attente a non colpire la lanterna con la testa e spostando la piccola tendina. Ho trovato anche un washi tape perfetto per decorare i vostri pacchetti. Quindi, quando mi chiederete un Bisuku-san, vi arriverà qui dentro:
Ma non è finita qui! Siccome sono intrippatissima da questa piccola collezione, ho preparato una super-special-packaging-edition! Per le prime dieci di voi che ordineranno un Bisuku-san, la confezione sarà ancora più speciale: sarà decorata con un fiore di ciliegio e cucirò per il vostro Bisuku un allegro astuccio in tessuto giapponese (in foto, una delle fantasie possibili) e riceverete in regalo due adesivi tenerissimi del timido orso polare dei Sumikko Gurashi che vedete lì tutti intorno. E’ troppo dolcione lui!
That’s all, divertitevi con lo shopping QUI.
NOTA BENE: ringrazio di cuore Chiara di Uncinettoimperfetto che, in qualità di esperta di Giappone e giapponese, mi ha aiutata a definire il nome Bisuku-san!
Non si sa se le tue creazioni sono più buffe o più tenere… come le tue storie! Squisite! Sei bravissima! 🙂
Ti ringrazio cara! Perchè i biscù nascono proprio per questo, per intenerire e far sorridere, perciò se mi dici che ci riesco, questo è un bel complimento per me. Un abbraccio!