Dovete sapere che, per me, lavarmi i denti è uno dei piccoli piaceri della vita. Adoro quel massaggino alle gengive, quel senso di liscia freschezza, quel solletichino del filo interdentale. Posso andare a letto truccata, ma mai senza essermi lavata i denti!
Capirete anche voi, quindi, che mi sono parecchio inquietata quando ho visto il documentario A plastic Ocean, dove si spiega che i microgranuli di molti dentifrici (e di molti prodotti esfolianti) sono di plastica e costituiscono un serio problema di inquinamento dell’acqua. Cavolooooo! I microgranuli sono macrofetenti! E tutti quegli spazzolini e fili interdentali di plastica che ognuno di noi butta ogni anno, si accumulano in montagne di rifiuti il cui smaltimento e riciclo sono molto poco efficaci (oh ragazze, so che non lo fate, ma non buttate rifiuti nel wc!).
Insomma, mi sono messa subito alla ricerca di prodotti zero waste per la pulizia dei denti: spazzolino, filo interdentale, dentifricio (ve ne avevo parlato qui). Ne ho provati diversi, di dentifrici: in panetto, in pastiglie, in polvere. Ma nessuno mi lasciava in bocca la stessa sensazione di freschezza che amo. Freschezza=efficacia? Io non sono un’igienista dentale e non so rispondere, quello che so è che l’efficacia di un prodotto non si misura “a sensazione” e che, quando si hanno delle domande, non bisogna esitare a chiedere al professionista di riferimento. E lo spazzolino di cui si cambia solo la testina nel tempo diventa un rave party microbico? E le fibre naturali del filo interdentale vanno bene?
Così oggi inauguro una nuova sezione del mio blog che potrebbe avere il titolo di “Le interviste sostenibili” e ospito nientepopodimeno che Tatiana Rizzati, la miticissima igienista dentale di Mysmileroutine. Tatiana, nel suo sito e nel suo profilo Instagram, elargisce generosi consigli sull’igiene orale. Lo fa in maniera entusiasta e diretta e ha un’attenzione particolare verso i prodotti sostenibili. Vi consiglio per esempio di leggere QUESTO suo articolo sugli spazzolini ecologici e QUESTO suo post instagram sul dentifricio in pastiglie. Mi è sembrata proprio la persona giusta per farle un po’ di domande e togliermi qualche dubbio (e spero anche a voi!)
Pronte?
In questo bellissimo articolo hai recensito molti spazzolini ecologici, quasi tutti di bambù, che sono usa e getta, sebbene ecologici. Come ci ricordi, ne esistono anche di un altro tipo: spazzolini in bioplastica di cui si cambia solo la testina. La mia domanda è: come ci dobbiamo regolare per la pulizia del manico,visto che ci deve durare per tanto, tanto tempo?
Lo spazzolino da denti è un ricettacolo batterico incredibile: è sporco come le banconote è le monete, come la superficie del telefonino, come i tasti dello sportello bancomat, anzi pure più sporco!
Ti ho terrorizzato abbastanza con questa prima risposta? Ora ti rassereno: i batteri della bocca non si moltiplicano se non in un ambiente umido. Quindi il segreto per conservare il manico dello spazzolino nel tempo è tenerlo asciutto. Dopo aver lavato i denti sciacquate bene testina e manico sotto l’acqua corrente e asciugate il tutto. Riponete lo spazzolino in un luogo asciutto e lontano dal wc. Il classico bicchiere va benissimo ma pulitelo periodicamente perché, forse lo avrete notato, sul fondo si crea molto facilmente della muffa e ricordatevi di riporvi lo spazzolino una volta asciugato.
Se vogliamo provare un dentifricio plastic free (o solido o in polvere o in pastiglie), a cosa dobbiamo prestare attenzione rispetto ad un dentifricio “tradizionale”?
Io non sono molto favorevole al dentifricio solido per una questione igienica: se tutti i componenti della famiglia strofinano la loro testina contro lo stesso cubetto di dentifricio che pasticcio batterico salta fuori?
Per quanto riguarda il dentifricio in polvere o in compresse , per quello che ho notato fino qui ( sono sempre dietro a studiare e cercare nuovi prodotti ) il bicarbonato di sodio o il carbonato di calcio risultano essere sempre uno dei primi ingredienti dell’inci e come sapete significa che è presente in maggiori quantità rispetto ad altri ingredienti.
Un limite dei dentifrici eco-friendly come questi è che vogliono contenere ingredienti quanto più possibili naturali ( in ogni caso il bicarbonato non è un prodotto naturale, non esiste in natura, è un prodotto chimico ) e non hanno sviluppato le loro formule con l’ottica della minima aggressività sullo smalto come invece i dentifrici, anche i whitening , tradizionali che oggi sono sempre meno aggressivi.
Inoltre non contengono fluoro o idrossiapatite che, oltre a proteggere dalla carie, hanno anche un importante valore remineralizzante.
Tutto questo per dire che ad oggi non ho ancora trovato un prodotto in chiave green che veramente mi soddisfi.
AL tempo stesso si può essere attenti all’ecosistema anche con diversi gradi di attenzione: esistono dentifrici validi con il tubo in alluminio e solo il tappo in plastica…
Bisognerebbe inventare un dentifricio senza ingredienti inquinanti, non aggressivo e dotato di un pack a impatto zero o minimo. Ora lo trovo. Promesso.
E cosa ci puoi dire riguardo al filo interdentale in fibra naturale?
Il filo interdentale in fibra naturale va bene perché si usa una vola e si butta, quindi non c’è il problema di proliferazione batterica ! Anche qui esistono diversi livelli di Greenitudine e già comprando anche solo le ricariche di filo tradizionale non mettiamo in giro quintalate di plastica.
Esistono anche fili interdentali che non hanno la scatolina perché è il packaging stesso la scatolina ed è in plastica riciclata e cartone.
Ultimo: è verità o leggenda che, se ci si spazzola bene benissimo, il dentifricio non serve?
E’ vero. Da punto di vista meccanico la placca viene rimossa fisicamente dalle setole dello spazzolino. Ma alcuni ingredienti dei dentifrici ( anche green eh! Come aloe, tea tree, propoli, salvia, calendula ecc ) possono essere dei grandi alleati nel prevenire e nel curare patologie come la gengivite e il fluoro o l’idrossiapatite svolgono un ruolo primario nella prevenzione della carie.
In buona sostanza non mi sento di dire che potete serenamente lavarvi i denti senza dentifricio.
Dunque, care Tuliamiche, continuiamo ad usare con gioia spazzolino e filo interdentale eco-friendly e continuiamo a cercare il dentifricio perfetto, che faccia bene a noi e non nuoccia all’ambiente, Tatiana ci ha promesso che lo troverà: aiutiamola, aiutiamoci!
Mi piace questa tua nuova rubrica!! Avevo intenzione di provare il dentifricio in pastiglie della Lush (ho appena comprato lo shampoo solido, comprerò il gel solido da doccia, insomma, mi sto dando da fare!), ma adesso sono un po’ perplessa. Magari provo il colluttorio in pastiglie e taglio la testa al toro! (povero toro, chissà perchè si dice così)
ahahaha, fammi sapere se provi il colluttorio che sono curiosa! (io non lo usavo e non lo uso, perciò non so valutare…)
Guarda so, che ci sono persone che usano il bicarbonato da anni senza problemi… boh? Per me questo è un quesito aperto, ma sono sicura che troverò prima o poi la soluzione!
Grazie!!! Stai facendo un ottimo lavoro, sempre un piacere leggerti?
grazie a te!